OH NO NOH + JENNY BERGER MYHRE + F.S. BLUMM, Interstitial

Trio a rotazione sequenziale. Il primo musicista compone un brano, che viene poi rimaneggiato ed implementato dalle overdub degli altri due: Jenny Berger Myhre, Frank Schültge (già noto come F.S. Blumm, ha collaborato con Nils Frahm) e Markus Rom (Oh No Noh). È quest’ultimo a lanciare le basi del primo brano, 11 minuti fra paesaggi rurali e qualche scarno clangore, la voce di Jenny come sirena e una costruzione coerente per un suono ovattato e spesso magnetico. Nel turno di Jenny il debutto è lasciato allo sciabordio di un fiume, raddoppiato poi da qualche nota di tastiera e chitarra. La vena sembra leggermente più melanconica rispetto al primo brano, con la melodia che viene reiterata fino a diventare sempre più sfuggente ed oleosa. Riappare anche la voce, con un’aria melodica e meditativa, ma la cosa più intrigante è proprio la costruzione di un ambiente che appare umido e fertile, Frank Schültge inizia con lentezza, qualche uccello a beccheggiare ma freno a mano di fatto tirato per un respiro più che un brano, da tanto sembra dimesso e liquido. Con il passare dei minuti una certa brace rimane a covare sotto la cenere, una sensazione di creatività a bassa intensità che ben si sposa con il cambio di stagione. In poco più di trenta minuti Jenny, Frank e Markus dimostrano come si possa riuscire a suonare in maniera non didascalica ma elegante, unendo pulsazioni e ritmi in uno sciabordio che conquista. Una semi-improvvisazione fatta con cura, stile e senno. Bellissimo esercizio anche se non un album imprescindibile, ma chi apprezza l’incontro estemporaneo ed il cercare di allinearsi in un flusso non caotico troverà cibo per la propria anima. Se poi ne restaste ipnotizzati, oltre ad acquistare la splendida musicassetta in edizione limitata, potreste cercare anche il precedente Distant Sediments, album creato con il medesimo concetto da Markus Rom, Midori Hirano e Jo David Myers Lysne.