SARA PERSICO, Boundary

Potrei far finta di nulla, però sarebbe nascondersi dietro ad un dito. A tratti la sua voce rimembra quella di una giovane Björk Guðmundsdóttir, incastonata in sei tracce dal sicuro valore, considerando che almeno due di esse hanno spaventato mia figlia in un placido pomeriggio (“Boundary” e la notevole “Under The Raw Light”). Ritmi spezzati, partiture che vanno dal gelido all’oscuro mantenendo una forte personalità e una loro circolarità.

In copertina uno scintillante serpente fa presumere il peggio, ma Sara Persico, al suo debutto, riesce a caracollarsi fra spirito punk e ambienti glitch e spezzati, avvicinandosi alle rovine di un noise ritmico. Studi accademici alle spalle e un album di prossima uscita, l’artista napoletana sarà uno dei nomi da seguire sicuramente, perché acuta, lucida e precisa nel donare un corpo a un suo mondo sonoro personale, di cui ci ha concesso soltanto un primo assaggio e che potrà plasmare a seconda delle vie che sceglierà di percorrere. Un bel debutto, la attenderemo al varco con le prossime produzioni!