Dopo ottimi album e qualche punto interrogativo, il viaggio degli Emeralds si è concluso con un ultimo lavoro edito nel 2012, quando i tre fondatori erano già sul punto di imboccare strade diverse. Co...
Per Pîoulard, Sonnet è il disco del ritorno al suono di casa Kranky. Dopo le diverse elucubrazioni sulla forma canzone dei dischi precedenti, Thomas Meluch incastra svariati field recordings accumulat...
E così, dopo l’anticipazione estiva di Atomos VII, vede la luce il secondo lavoro completo degli AWVFTS. Tutti gli undici pezzi continuano dunque a camminare verso quella direzione melodica, ben sosta...
Anjou è il nuovo progetto su Kranky di Mark Nelson e Robert Donne (in pratica quasi i Labradford), coadiuvati da Steven Hess, che da queste parti avrete già conosciuto per merito dei Locrian, ma anche...
Dimenticate la Grouper che avete conosciuto, almeno stavolta, che Ruins è niente più che una manciata di possibili canzoni scritte nel 2011 ad Aljezur, in Portogallo, durante una residenza alla Galler...
Awash in sound overflow and muted awe, In Between Words is a record that makes me want to abandon language entirely. Troppo bella questa frase di Tiny Mixtapes per non copiarla paro paro dalle “press ...
Durata breve e formato in vinile (Kranky negli Usa ed Erased Tapes per noi europei) per il duo composto da Adam Wiltzie e Dustin O’Halloran (il primo è metà dei grandi Stars Of The Lid, il secondo ha ...
Torna la cantautrice americana (ex Rodan e The Sonora Pine) e lo fa con un lavoro piuttosto contemplativo, che sa di rinascita spirituale. Sarà l’approdo alla chicagoana Kranky (ne ha cambiate molte, ...
Multidisciplinare per scelta o per vocazione, la visual artist e compositrice Christina Vantzou ha saputo ritagliarsi uno spazio tutto suo all’interno della Kranky (Tim Hecker, Loscil, Deerhunter, Ore...
Siamo in un momento in cui Tim Hecker non ha bisogno di presentazioni ed è un piccolo “classico contemporaneo”. In questa fase di crescita e di consenso, aumentano quasi inevitabilmente i ...
La recente ristampa – sempre su mamma Kranky – di For Waiting, For Chasing, ha forse convinto l’ex Labradford Mark Nelson a richiamare a bordo Steven Hess, l’eclettismo fatto batterista. Della nuova p...
Secondo album ufficiale (prima c’erano state alcune auto-produzioni) per il giovane Tim Gray, dopo il promettente esordio per la label chicagoana avvenuto nel 2009 (titolo 144 Pulsation Of Light). Con...
Costola ritrovata del vecchio Dragging A Dead Deer Up A Hill del 2008 (che verrà ristampato a inizio febbraio, uscendo in contemporanea a questo disco), la nuova uscita di Liz Harris è la solita, grad...
L’ultimo Emeralds ha sollevato delle questioni, quasi le stesse che alla fin fine solleva questo disco solista di Steve Hauschildt. C’è anzitutto una tendenza, che non è un problema (o non lo è in gen...
Mezzo passo falso per Jessica Bailiff, beniamina di casa Kranky che negli anni si è mossa tra slowcore, drone e folk, anticipando su certi versanti altri musicisti oggi molto amati (Liz Harris/Grouper...