ROBERTO DANI, Notturno

Roberto Dani usa per il suo ultimo lavoro in solo due categorie musicali: notturno per il titolo e preparata rispetto al set strumentale. La prima, la più vetusta, già si usava nel Settecento per identificare composizioni da eseguirsi nelle ore notturne oppure ispirate alla notte, mentre in epoca romantica descriveva il carattere intimistico di certo repertorio pianistico. Ma Dani non è un romantico, o forse a modo suo un po’ lo è. Non in senso decadente, ma perché profondo indagatore di silenzio, rumore e gesto: il musicista vicentino sfiora simbolismo ed espressionismo, sviluppando, nella sua rigorosa poetica sottrattiva, una forte tensione creativo-emotiva. Forse definirlo poeta del suono sarebbe meglio, considerandone il percorso artistico che mai cede a scorciatoie o autocompiacimenti. Il suo notturno è uno spazio dove i suoni, con un andamento spesso cerimoniale ed evocativo, infrangono il silenzio come tela libera dove imprimere segni, sogni ed emozioni. Dani lo fa cesellando con i suoi attrezzi un dettaglio, facendolo vibrare, amplificandolo, distorcendolo in contesti spesso inquieti, misteriosi. Gli equilibri sono magici, rischiosi, garantiti da un approccio che allontana virtuosismi ed effetti speciali, tanto cari a molti percussionisti, in nome di una sintesi poetica esteticamente coerente quanto diretta nel coinvolgerti.  Il termine preparata, di chiara evocazione cageana, può apparire un eufemismo per la batteria. In realtà i batteristi-percussionisti hanno sempre preparato il proprio set strumentale, aggiungendo, modificando, adeguando, spostando questo o quell’elemento. Ma qui Dani probabilmente ci vuol mandare un messaggio culturale: usa l’aggettivo cageano, oramai diffuso in relazione a molti strumenti musicali oltre il pianoforte, non solo per raccontare un personalissimo modo di scegliere, disporre, usare pelli, piatti ed accessori particolari, ma per schierarsi. Il musicista, della lezione del compositore americano, esaltandone il rifiuto dell’opera chiusa, immutabile, riconoscibile, in nome di una non-opera aperta e senza confini delimitati, esprime una notevole libertà creativa. Questa la forza di Notturno per batteria preparata.

Tracklist

01. the gradations of light
02. from sound to silence
03. “nocturnal” as a day release
04. as a necessary breath
05. between two sounds
06. in that moment of listening
07. which is possible
08. where the useless dissolves