BIG|BRAVE, A Chaos Of Flowers

Poco più di un anno. La distanza che separa A Chaos Of Flowers dal suo predecessore Nature Morte. Il tempo necessario a far rifiorire il bouquet maciullato presente sulla scorsa copertina, che in questo nuovo capitolo risorge in positivo come araba fenice dalle ceneri sludge del passato recente della band. I Big|Brave tornano sulle scene proseguendo il loro classico filone narrativo sempre ancorato al postmetal, ma rallentando ancora di più le composizioni, giungendo a un intimismo paradossalmente quasi violento. Il terzetto canadese è riuscito a produrre uno di quei classici lavori in cui risulta difficile (se non inutile) trovare la vera star nel mezzo del florilegio di tracce. L’impatto maestoso delle composizioni evapora con lentezza estenuante, facendosi etereo nell’aria, assumendo un peso specifico immenso ma risultando quasi invisibile a occhio nudo.

Come sempre la strumentazione implode sulle tonalità imperfette di Robin Wattie, che senza mezzi termini e senza francesismi ricerca una emotività di pancia, mettendo da parte i perfezionismi manichei del bon ton vocale. Il tutto intonando poetiche sanguinanti, coricate su volumi sempre senza senso: molte tracce di A Chaos Of Flowers prendono ispirazione da culture e versi plurimi e trasversali (Emily Dickinson, Renée Vivien, fino al poeta Mohawk E. Pauline Johnson), integrandole nel gorgoglio inospitale del doom metal. Bellezza illibata nascosta in pura distorsione, drone metal che arriva quasi a sembrare del lentissimo folk d’annata, soprattutto per come riesce a raggiungere il punto focale delle sue narrazioni. I Big|Brave, in questa seconda parte del loro involontario dittico (leggere l’intervista sulle nostre pagine per saperne di più sulla gestazione di questo lp), riproducono nuovamente loro stessi su di una tela vergine, andando ad aggiungere sfumature capaci di farci soffermare ancora di fronte al loro dipinto. La loro parabola artistica assume quindi un ulteriore punto di vista, approfondendo il loro stile quanto basta per farci nuovamente ammirare tutta la poesia di una rinascita. La natura fa il suo corso, il tempo scorre, i petali fioriscono e i Big|Brave continuano a spaccare.