ZULI, Digla Dive – Live

Zuli può essere considerato la punta di diamante di quella vivacissima scena musicale del Cairo fotografata fedelmente da This Is Cairo Not The Screamers, raccolta assemblata nel 2020 dalla stessa Nashazphone che ora pubblica questo “live”: le virgolette sono date dal fatto che, leggendo le note di copertina, ci accorgiamo che Digla Dive è stato prodotto, mixato e registrato (esattamente in quest’ordine…) “live at home”, quindi la dicitura “dal vivo” è riferita probabilmente a un approccio casareccio di produzione.

Spesso ci si limita a relegare l’attuale musica elettronica egiziana nel recinto dell’electro chaabi, talvolta – e in questo frangente soprattutto – però si va ben oltre. In Digla Dive l’apertura ai suoni della contemporaneità globale è totale e l’influenza folklorica è solo una delle possibili nuance riscontrabili: qualche melodia che fa capolino da lontano, una percussione che viene però accartocciata talmente da risultare illeggibile, per il resto c’è tanto sporco dappertutto, sferzate rumoristiche, impennate jungle, sofisticherie di stampo conceptronico, in alcuni punti pare di stare dentro un picchiaduro dell’anno 3000 ma glitchatissimo. Fatto in casa da Ahmed, una delle cose migliori sentite in questo 2023.