XEXA, Calendario Sonoro 2021

Xexa / Vanessa, che, ha tenuto lei a specificarmi, sta per Indipendenza e per Farfalla, nasce a Lisbona 23 anni fa da genitori provenienti dall’isola africana di Sao Tome ed è stata “la Scoperta” del Festival portoghese Semibreve, un evento di cui abbiamo diffusamente parlato su queste pagine.

Il suo primo disco, Calendario Sonoro 2021, rivela una musica cangiante, seducente come una carezza elettronica, ma poi dal vivo la sua voce narra di violenza domestica, di abusi, di maschilismo e lei si rivolge al pubblico guardandolo dritto negli occhi, lasciando intuire la determinazione di una fiera. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico Arroio di Lisbona, Xexa oggi vive a Londra dove frequenta la Guildhall School of Music and Sound Arts, approfondendo sound design contemporaneo, ritmi della tradizione West Africa, uso della voce, sintetizzatori analogici, programmi digitali che lei stessa studia e crea.

Queste le premesse per raccontare di una performer da noi ancora sconosciuta ma che tanto in Portogallo quanto a Londra è considerata – e a ragione -. la rivelazione del movimento Afrofuturista, tendenza che ha le sue radici nella diaspora africana e i suoi riferimenti tanto musicali quanto estetici in nomi che vanno da Sun Ra a Sons of Kemet via-Baduizm, da J.M. Basquiat a Virgil Abloh via-Renee Cox, personalità queste che Xexa riconosce esplicitamente nel suo pantheon personale ma che nella sua arte risultano trasfigurate da un approccio discreto (discreet music, sì), circolare, così che infine si giunge a quest’album dall’andamento ipnagogico, con cui accompagnarsi mese dopo mese (in “Fevereiro: Nha Dêdê” il richiamo di delfini in amore sembra più di una suggestione), fino a quando si arriva all’autunno con l’amniotica “Novembro: Prendes nh’Alma” (apertura dei live) e a oggi, con “Dezembro: Toque”.

Parlare/scrivere di musica risulta spesso come “danzare d’architettura”: Zappa (forse) docet, sicuro lo è in questo caso specifico dunque mi taccio con l’invito a un approccio “profondo” – lasciando sgombra la mente – a queste melodie assolutamente indefinibili, forse incompiute (sarà la nostra immaginazione a completarle), materiale che pur muovendosi fra ambient e afrofuturism non è definibile né con una né con l’altra facile etichetta. Xexa ha da poco pubblicato su Bandcamp due nuovi brani, “Neohominidae/Poliforma”, proposto alla Fashion Week Lisboa per sonorizzare la sfilata di un giovane stilista anticonformista portoghese, Ivan Hunga Garcia  (si trova il video in rete), e “Metamorfa”, sortilegio psichedelico lungo otto minuti: un after-Wish-You-Were-Here… udire per credere!

L’etichetta indipendente Principe Lisboa, di cui fa parte Xexa, produce gli artisti più innovativi della scena elettronica portoghese e uno sguardo al suo catalogo on-line svela un mondo musicale originale di cui è facile innamorarsi fra dance, musica tradizionale afrolusitana, ritmi spezzati, dub: DJ Danifox, Nidìa, Puto Tito e DJ Marfox sono fra i nomi più rappresentativi.