PHILIPPE PETIT & FRIENDS, Cordophony

Cordophony

Philippe Petit, francese dietro anche ai Strings Of Consciousness e all’etichetta BiP_HOp, è uno degli artisti più prolifici e propensi a collaborare in circolazione (da Lydia Lunch a Cosey, dai Chapter 24 al nostro Pietro Riparbelli…). Cordophony nasce dall’idea di sfruttare principalmente il suono degli strumenti a corda, coadiuvato da una lista di musicisti di un certo rilievo e occupandosi – per parte sua e come sempre – di elettronica e di “taglia e cuci”.

Nella prima traccia c’è Reinhold Friedl, fondatore dello Zeitkratzer Ensemble, al piano preparato: qui le dinamiche sono imprevedibili, vicine all’improvvisazione e il sostrato noise si fa sentire. Nelle tracce successive Petit fa team principalmente con Hervé Vincenti alla chitarra, con lui anche negli Strings Of Consciousness, qui rappresentati anche da Perceval Bellone e Raphaelle Rinaudo, celestiale quando suona l’arpa in “Eugenia”. Non mancano violinisti, violoncellisti, pianisti, assieme ai quali passare per momenti più intimi e folk, tornare a fasi più concitate e anarcoidi e collegarsi pure alla musica da camera: notevoli le atmosfere di “A Land Of Both Substance & Shadow”, nella quale si vede meglio la “sapienza ambient”di Philippe. Si arriva a metà disco e in “Succumb To Gravity” compare il pianista Nils Frahm, uno che i fan della Erased Tapes conoscono bene: curiosa la sua dolcezza minimalista affiancata al turntablism di Petit, con un violoncello ad arricchire tutto. Subito dopo, in “Crépuscule”, c’è un certo Rob Ellis, per una traccia piuttosto disturbante, pur se addolcita in alcuni passaggi dalla chitarra acustica di Vincenti. “Merlin’s Music Box (An Hommage To Janacek)” vede Petit da solo giocare con campionamenti d’archi – tanto per essere banali – quasi hitchcockiani. Il disco scivola via sino a “The Modern Dance For The Advanced In Age”, dove il piano suona più jazz (ma il pezzo sembra quasi voler parodiare il genere), a cui seguono lo strano concetto di ninna nanna del solo Petit e “Oneiromancy”, che vede la presenza di Aidan Baker (Nadja), il quale però non sembra segnarla con nessuno dei suoi trademark. La maggior parte delle tracce è breve, il che aiuta non annoiarsi e al contempo lascia disorientati: tanti spunti, incroci e musicisti sulla passerella. Mancano gli strumenti critici per dare un giudizio complessivo, anche se viene difficile istintivamente negare la bellezza di alcuni frangenti. Ecco, forse i fan degli Strings Of Consciousness non si sorprenderanno, non tanto perché ci siano enormi vicinanze sonore, ma perché possiedono l’apertura mentale necessaria.

Tracklist

01. Gli Occhi Freddi Della Vendetta
Harp [Electric] – Raphaelle Rinaudo
Organ, Guitar [Wah], Harmonica – James Johnston
Piano [Prepaired] – Reinhold Friedl
Synthesizer, Electronics – Philippe Petit
02. Eugenia
Electronics, Gong [Treated], Vibraphone [Treated], Turntables [Vinyls] – Philippe Petit
Guitar – Hervé Vincenti
Harp [Electric] – Raphaelle Rinaudo
03. Eunoïa
Cello – Bela Emerson
Electronics, Sounds [Processed Acoustics] – Philippe Petit
Keyboards, Percussion – Hervé Vincenti
Vibraphone – Els Vandeweyer
04. Many-minds In Many-worlds
Contrabass – Vladimir Shubin
Guitar, Keyboards – Hervé Vincenti
Piano – Alexander Mahnev
Sounds [Processed Acoustics], Turntables [Vinyls], Electronics – Philippe Petit
Violin, Percussion – Maria Grigoryeva
05. A Land Of Both Substance & Shadow
Drums – Ahmad Compaoré
Guitar, Bass, Vibraphone, Percussion – Hervé Vincenti
Piano, Vibraphone, Sounds [Processed Acoustics], Sounds [Field Recordings] – Philippe Petit
Violin – Maria Grigoryeva
06. Succumb To Gravity
Cello – Alison Chesley
Guitar, Turntables [Vinyls], Electronics – Philippe Petit
Piano – Nils Frahm
07. Crépuscule
Flute, Gong, Bells – Manuel Zurria
Guitar, Bass, Keyboards – Hervé Vincenti
Harp [Electric] – Raphaelle Rinaudo
Singing Bowls [Tibetan] – Richard Harrison
Sounds [Processed Acoustics], Electronics, Percussion – Philippe Petit
Violin, Cello – Rob Ellis
08. Merlin’s Music Box (An Hommage To Janacek)
Sounds [Processed Acoustics], Electronics – Philippe Petit
09. Motion-pictured
Guitar – Hervé Vincenti
Piano, Celesta, Vibraphone, Turntables [Vinyls], Electronics – Philippe Petit
10. The Sunflower Who Does Not Like To Turn To The Sun
Effects [Glass Manipulations], Noises, Harpsichord [Treated], Electronics – Philippe Petit
Guitar – Hervé Vincenti
Harp [Electric] – Raphaelle Rinaudo
Viola, Stroh Violin – Alexander Bruck
11. The Modern Dance For The Advanced In Age
Piano – Ulrike Haage
Saxophone – Perceval Bellone
Vibraphone, Bells, Sounds [Sine Waves] – Philippe Petit
12. A Lullaby
Piano, Turntables [Vinyls], Electric Piano [Treated Wurlitzer], Organ, Electronics – Philippe Petit
13. Oneiromancy: A Dream With A View
Aidan Baker – Guitar
Grand Piano – Adrian Klumpes
Guitar, Keyboards, Sounds [Conque Shell], Percussion, Sounds [Field Recordings] – Hervé Vincenti
Mbira – Perceval Bellone
Sounds [Processed Acoustics], Sounds [Foundsounds] – Philippe Petit