KLAXON, Tutti Contro Tutti

I Klaxon sono in giro dal 1979, il loro nome ha contribuito a diffondere il verbo del punk nella capitale insieme a Bloody Riot, Fun, Shotgun Solution e altri ancora in luoghi quale il mitico UONNA club, descritto quale terreno di incontro/scontro tra le varie comunità punk romane nel libro di Valerio Lazzaretti “I Ribelli Della Collina” (Hellnation Libri). Non a caso, proprio nel locale sulla Cassia furono raccolte le registrazioni del cd UONNA Club, contenente brani registrati dal vivo tra il 1984 e il 2002, uscito per Klaxon Records e City Of The Dead e distribuito dalla stessa Hellnation.

Chiusa la parentesi e tornati in carreggiata, appare chiaro come sia impresa improba tentare di riassumere in poche righe un percorso tanto lungo quanto capace di restare fedele alle radici di una passione totalizzante: i Klaxon sono stati folgorati da quella visione del punk capace di bagnarsi nelle influenze provenienti da lontano tanto cara ai Clash e a quel Joe Strummer al quale la band romana ha dedicato anche un brano (“Lettera Per Joe”, da Brutti Sporchi E Cattivi del 2009). Non stupisce pertanto trovare anche nel nuovo album Tutti Contro Tutti ritmi in levare e sudamericani come ingredienti di contorno per un disco che riflette esattamente l’indole punk-rock della band in entrambe le sue componenti, con tutto quello che ciò comporta, compreso l’utilizzo di melodie che potrebbero far storcere la bocca a qualche ascoltatore più oltranzista. Del resto, quando hai dalla tua oltre quarant’anni di storia – trenta se contiamo i dieci anni di pausa tra ’85 e ’95 – non hai certo bisogno di dimostrare nulla a nessuno e puoi concentrarti unicamente sulla tua idea, cosa che i Klaxon non perdono occasione di fare dalla prima all’ultima nota di questo nuovo disco. Tutti Contro Tutti è un lavoro che non ha paura di apparire frutto di una band ormai “matura” e fiera della propria età, non c’è tentativo di fare i giovani né di scrivere un Centocelle City Rockers part II, proprio come avevano già dimostrato nel 2014 in Anime Corsare, condiviso insieme ad un’altra nostra conoscenza, Gli Ultimi. Ecco, se dovessimo proprio fare un paragone, potremmo dire che il nuovo disco della band prosegue sulla linea di quelle composizioni e ne sviluppa ulteriormente un percorso tanto fedele alle proprie radici quanto capace di crescere e svilupparsi con lo scorrere del tempo, un aspetto non secondario quando si pensa ai tanti che continuano invece a ripercorrere in modo pedissequo i primi passi. Non mancano ovviamente vari amici accorsi a dare una mano con fiati, piano, percussioni e cori, a dimostrare come i punk di Centocelle abbiano voluto fare le cose con la dovuta cura, incluso l’essersi affidati all’Hombre Lobo Studio di Valerio Fisik e alle grafiche curate da Lorenzo Morelli, davvero ficcanti e oseremmo dire valore aggiunto del lavoro. Per l’attitudine e la passione, invece, fa prova il ringraziamento in bella mostra a Michele Zerocalcare per averli voluti musica e sembianze nella serie “Strappare Lungo I Bordi”, a dire che questi veterani non danno nulla per scontato e non hanno nulla da pretendere come diritto acquisito. Come postilla, non possiamo evitare di segnalare “La Divisa”, scritta insieme a Roberto Perciballi dei Bloody Riot (che ci ha lasciato nel 2016) e portatrice di una giusta dose di provocazione in sintonia con la personalità coinvolte nella sua stesura. Di carne al fuoco, insomma, ce n’è davvero tanta dentro Tutti Contro Tutti, quasi un manifesto per questi veterani della scena punk (non solo) romana.

Tracklist

01. La Rabbia Sale
02. Uno Sporco Gioco
03. Oppresso
04. Apologia Di Libertà
05. Tutti Contro Tutti
06. Mi Ubriacherò
07. Ghetto Graffiti
08. Manifesto
09. La Divisa
10. Bella Italia