JOHN CALE, Mercy

Quello che colpisce di più di questo nuovo album di John Cale, classe 1942, è che arriva a oltre un decennio di distanza dal suo precedente lavoro con materiale originale, Shifty Adventures In Nookie Wood, dove collaborava con Danger Mouse in una traccia, senza quindi contare M:FANS, e che arriva ancora una volta a scaraventare la sua leggendaria figura, scolpita tra Velvet Underground, dischi come Music For A New Society e molto altro, nel presente più assoluto.

La lista dei musicisti chiamati adesso a contribuire parla chiaro e parla delle attuali generazioni: tanto per cominciare, Laurel Halo nell’estesa, algida title-track d’apertura – quasi un inno in opposizione alla malapolitica delle armi – e Weyes Blood nel singolo soulful à la These New Puritans che è “STORY OF BLOOD” (con super video di Jethro Waters). Ma anche, proseguendo in ottica ambient-elettronica, Actress nell’altrettanto articolata e sperimentale “MARILYN MONROE’S LEGS (beauty elsewhere)”, per rendere giustizia alle stelle che brillano tardi ai party, oppure formazioni tra loro ben differenti se non improbabili sulla carta come Sylvan Esso (funzionali nelle electro-esequie all’Europa di “TIME STANDS STILL”), Animal Collective (riuniti nel tentativo di guardare il futuro nell’austera “EVERLASTING DAYS”) e Fat White Family (nella levata di scudi contro lo scioglimento dei ghiacciai di “THE LEGAL STATUS OF ICE”), per finire con Tei Shi nella leggerezza triste-allegra di “I KNOW YOU’RE HAPPY”.

Mercy ha preso forma nel corso degli ultimi anni, funestati dal crollo dell’attuale società (altro che musica per una nuova società…), tra pandemia, casini climatici, nostalgia del passato, diritti civili messi a repentaglio ed estremismi destrorsi in ascesa, quindi non stupisce troppo il suo mood fortemente notturno (“NIGHT CRAWLING” è in tal senso programmatica e persino orecchiabile nelle sue cavernosità post-80s), a tratti claustrofobico, eppure la risposta è nella ricerca della bellezza, quella appunto delle anime in cerca di luce di “STORY OF BLOOD”, del più recente estratto “NOISE OF YOU” – una love song cullata dalla decadenza degli archi – e della conclusiva “OUT YOUR WINDOW”, numero per pianoforte con eccentricità in linea Sparks in difesa del potere dell’empatia umana. Cale ha affermato che, in un passaggio di “STORY OF BLOOD”, Weyes Blood – applaudita da tutti appena lo scorso anno con And In The Darkness, Hearts Aglow – suona come l’esatto duplicato di Nico, qui omaggiata in modo esplicito nell’emozionante e ovviamente diafano chamber dark pop che è “MOONSTRUCK (Nico’s Song)”. Insomma, non è ancora la fine del mondo (“NOT THE END OF THE WORLD”), e ce lo dice giustamente uno abituato da sempre ad andare avanti-avanti, anche perché questo è il primo grande disco del 2023, e tornare indietro non è più possibile.

Tracklist

01. Mercy (featuring Laurel Halo)
02. Marilyn Monroe’s Legs (Beauty Elsewhere) (featuring Actress)
03. Noise Of You
04. Story Of Blood (featuring Weyes Blood)
05. Time Stands Still (featuring Sylvan Esso)
06. Moonstruck (Nico’s Song)
07. Everlasting Days (featuring Animal Collective)
08. Night Crawling
09. Not The End Of The World
10. The Legal Status Of Ice (featuring the Fat White Family)
11. I Know You’re Happy (featuring Tei Shi)
12. Out Your Window