I dischi di Neu Radio: Meitei, Artifacts e Boy Harsher

Questo mese lo squadrone di Neu Radio va dall’ambient al jazz passando per il dark synthpop.

Anita Vincenzi, Miscellanea > MEITEI, Kofū II (Kitchen. Label, 2021)

Sospeso tra ambient, musica concreta e hauntology, l’ultimo album di Meitei è un viaggio immersivo tra storie re-immaginate: in Kofū samurai vagabondi, lanterne rosse, ninja, marionette, poeti, assassini vendicativi si incontrano.

Meitei ci racconta un Giappone fatto di memorie che si intrecciano in un suono pungente ma delicato, che mette insieme field recordings e sonorità immaginifiche per restituirci un mondo di ricordi mai vissuti.

Federico de Felice, Atlantico > ARTIFACTS, …And Then There’s This (Astral Spirits, 2021)

Bellissimo disco, questo degli Artifacts, trio jazz dalla struttura inusuale, formato da un cast stellare: Nicole Mitchell al flauto/elettronica, Tomeka Reid al violoncello e Mike Reed alla batteria e percussioni.
…And Then There’s This è il loro secondo disco – il primo di pezzi firmati dai tre membri – improntato su groove non tradizionalmente jazz sui quali si innesta un interplay aperto ma sempre molto a fuoco. Un bel viaggio durante il quale la vena compositiva del trio pone le basi fertili di un dialogo tra stilemi jazz e slanci verso ritmiche funky o soundscape più sperimentali.

Igor e Marco, Cold Wave > BOY HARSHER, The Runner (Nude Club, 2022)

Il terzo album dei Boy Harsher è un viaggio che conferma lo status di stelle della scena synthwave mondiale del duo statunitense. Concepito come soundtrack dell’omonimo cortometraggio horror diretto dagli stessi artisti, ci consente di esplorare territori sonori più dilatati del solito ma anche trovate che virano verso un gustoso synthpop targato 80s. Li aspettiamo live dalle nostre parti per recuperare la data cancellata nel 2020.