FUCKED AND BOUND, Suffrage

Ammetto di essermi perso Suffrage dei Fucked And Bound al tempo della sua prima uscita per Atomic Action Records e Void Assault nel 2018; ho infatti scoperto la band solo successivamente, grazie ad alcuni post sui social che mi hanno incuriosito e dato lo spunto per cercare su YouTube i filmati delle loro incredibili esibizioni live.
Da lì è stato un crescendo di stima per l’approccio radicale e l’attitudine della band, sempre pronta a sposare una politica di impegno attivo ed esporsi in prima persona, come nel caso della partecipazione alla compilation Riffs For Reproductive Justice ideata dalla giornalista freelance Kim Kelly per sostenere il libero accesso all’aborto.
Proprio da questa compilation, che vede la band schierata a fianco di nomi quali Cliterati, Redbait, Emma Ruth Rundle, Thou, Vile Creature e molti altri, viene la traccia che arricchisce la nuova versione di Suffrage su Quiet Panic Records: una cover di “Kool Thing” dei Sonic Youth che non delude le aspettative e conferma la versatilità dei Fucked And Bound. Del resto, questa caratteristica si intuisce anche nelle tracce originali, che riescono a contenere, nel loro hardcore punk screziato di venature metalliche, tanto schegge di grind quanto la capacità di non risultare mai ostici o privi di una certa (la si prenda con le pinze) orecchiabilità. In questo modo, l’ascoltatore viene prima colpito dalla forza d’urto dei pezzi e subito dopo attratto da questa voglia di comunicare e condividere, si direbbe quasi un desiderio di creare “ganci” per rendere i brani appetibili senza rinunciare mai alla ferocia.
Perché, comunque, i Fucked And Bound sono nati per provocare e aggredire, rilasciare energia bruciante e prendere a schiaffi così da risvegliare dal torpore il proprio pubblico. Nata dagli He Whose Ox Is Gored, la formazione di Seattle si è rapidamente imposta come uno dei nomi da tener d’occhio in seno alla scena hardcore statunitense, proprio per il mix di tutti quei fattori che concorrono a riportare il termine nella sua accezione originale di musica nata per veicolare istanze sociali e con un nucleo realmente conflittuale al suo interno. Basta cercare qualche video delle performance sul palco per testare la forza d’urto dei Fucked Bound e soprattutto della cantante Lisa Mungo, un vero uragano in grado di aggredire fisicamente i presenti per urlare loro in faccia i testi dei brani e cercare un effetto catartico.
Se, come il sottoscritto, vi siete persi Suffrage al tempo, sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire questa seconda opportunità: in fondo, il senso di continuare a scrivere di musica oggi non può che essere questa voglia di condividere le proprie scoperte in un ambito che finisce per prendersi un importante spazio nelle nostre vite.

Tracklist

01. Wild Thing
02. Get Inside
03. Dead Bop
04. Terror
05. Zero Fucks
06. My Love
07. Party Void
08. Locked
09. Creeps on The Street
10. #GTFO
11. Kool Thing (Sonic Youth cover)
12. Punishers On Deck
13. Parasite Lost
14. Abuse Of Registry