Dwarfs Of East Agouza (A. Bishop, Shalabi, Louca) live: 13/4 – Marostica; 14/4 – Ravenna; 15/4 – Pordenone; 16/4 – Milano

Agouza è un quartiere di Giza, che è parte della metropoli de Il Cairo. Maurice Louca vive lì ed è producer, compositore e multistrumentista, parte da anni dell’underground de Il Cairo (pensiamo anche a Nadah El Shazly): pur tra le apparenti mille difficoltà dovute alla situazione politica egiziana, Louca ha in piedi moltissimi progetti, tra i quali The Dwarfs Of East Agouza, insieme al chitarrista Sam Shalabi (trasferitosi dal Canada in Egitto negli anni Dieci) e ad Alan Bishop, musicista statunitense giramondo che molti di noi conoscono come bassista e voce nei Sun City Girls (quando è con Sam e Maurice suona anche il sax), oltre che come co-gestore di Sublime Frequencies. I Dwarfs Of East Agouza – che pare proprio ad Agouza abbiano vissuto insieme, occupando per un periodo lo stesso appartamento – si basano molto sull’improvvisazione dal vivo, lasciando correre i riff di chitarra di Shalabi sulle poliritmie africane degli altri due. Noi in passato abbiamo scritto di Bes, un debutto particolarmente acclamato all’epoca. The Wire scrisse che era una delle uscite più immediatamente gratificanti di Bishop e Shalabi da un bel po’ di tempo a quella parte, grazie anche alla benzina data dall’incoraggiamento, dai loop ritmici e dalle tastiere di Louca (a proposito: noi ci siamo occupati anche del suo meraviglioso solista, Saet El-Hazz).

Il trio suonerà in Olanda nel contesto del prestigioso festival delle musiche avventurose “Rewire”, che sottolinea come il loro sound vada da free jazz and krautrock to Arabic influences and Egyptian Shaabi music. Non solo: as heard on their album Bes (2016), the improvised nature of this trio results in hypnotic jazz, delirious noise, and near-cosmic jams. Sarà inoltre al festival BRDCST in Belgio, che lo definisce come il più importante supergruppo underground degli ultimi anni, almeno per quanto riguarda lo scenario dell’improvvisazione.

La bella notizia è che tocca anche all’Italia: Louca, Shalabi e Bishop inizieranno il loro giro della penisola il 13 aprile (Panic Jazz di Marostica, in provincia di Vicenza), quindi il 14 passeranno per il fondamentale Bronson di Ravenna per poi sistemarsi comodi comodi sabato 15 aprile nella splendida cornice dell’Ex Convento di Pordenone (organizza Scenasonica). Inevitabilmente, alla fine, Milano (Spazio Ligera, 16 aprile).

Louca, foto di Christer Nexmark