Of Wolves IX – It Could Be Worse

“It’s always darkest before the dawn”: così afferma il titolo dell’ultimo lavoro di Andrea Cauduro, incluso in buona misura in questo nono episodio di Of Wolves. Un’allegoria che emotivamente ha accompagnato il processo di ricerca e di giustapposizione delle componenti sonore di questa puntata.

Riascoltando tutto a qualche giorno dalla sua uscita su Fango Radio, ritrovo un doppio continuum, due layer che amalgamano la pasta e le intenzioni, che come sempre assumono sfumature altre rispetto a quelle cercate consapevolmente nel momento compositivo.

Il primo continuum è la presenza importante dello strumento, che non sempre trova così tanto spazio nelle puntate di Of Wolves, più focalizzate finora su giochi di contrasto e di rottura, o da mashup intergenere spinti al massimo. In “It could be worse”, al contrario, ogni singola traccia, o quasi, vive grazie al primo piano che ogni singolo artista ha deciso di regalare al proprio strumento guida, o a quelli dei propri collaboratori (moltissimi in questo contesto). A partire dalla tromba in Emerald Visions – secondo lavoro solista del compositore italiano Jacopo Buda (Communion, 2023) – che si erge su texture estatiche ma con sfumature noir, guidando in una passeggiata quartomondista accompagnata dalle ritmiche curate da Mattia Bellei. Seguono 15 intensi minuti di matrice live-improvisational targati Shackleton via Modern Obscure Music (2023), estesi a loro volta dalla chitarra meditabonda di Andrea Cauduro in “The Dance of Restless Souls (It’s Always Darkest before the Dawn, Delete Recordings, 2023).

Le cordofonie scure di Cauduro fanno da contraltare a quelle di Federico Madeddu Giuntoli, una delle più interessanti scoperte degli ultimi mesi (The Text and the Form, FLAU, 2022), toni intimisti che vanno ad introdurre la batteria di Andrea Belfi in Exotica (Eternally Frozen, Maple Death Records, 2023), preposta ai fraseggi di tuba, trombone e corno francese a cura di Robin Hayward, Henrik Munkeby Nørstebø ed Elena Kakailogu, rispettivamente, in quello che è un canone di infinita bellezza ispirato a simulazioni illusorie di eternità.

Quanto al secondo continuum, il riferimento è alla carica emozionale e metaforica di queste tracce, a cui ho tentato di regalare massima espressione. C’è qualcosa che le accomuna, e non saprei definirlo se non come un qualcosa che torna piano piano verso l’origine, dipanandosi a ritroso, ritrovando il suo senso per poi rilanciarsi.

Ci sarebbe poi un terzo continuum, che riguarda direttamente chi la produce, la musica: la quasi totalità dei produttori in questo episodio sono italiani, dislocati in ogni modo ma legati, forse, da un qualche filo sottile.

Tracklist

01. We Change – Jacopo Buda (from Emerald Visions, Communion, 2023)
02. Time Moving – The Purge of Tomorrow (from The Other Side of Devastation, Modern Obscure Music, 2023)
03. The Dance of Restless Souls – Andrea Cauduro (from It’s Always Darkest before the Dawn, Delete Recordings, 2023)
04. Moonlight Passage – Jacopo Buda (from Emerald Visions, Communion, 2023)
05. Grand Hall of Encounters – Federico Madeddu Giuntoli (from the The Text and the Form, FLAU, 2022)
06. Exotica – Andrea Belfi (from Eternally Frozen, Maple Death Records, 2023)
07. IMAGO – Stefano Pilia (from Spiralis Aurea, Die Schachtel, 2022)
08. Quiet and Secret – – Jacopo Buda (from Emerald Visions, Communion, 2023)
09. Man and his Symbols – Andrea Cauduro (from It’s Always Darkest before the Dawn, Delete Recordings, 2023)
10. It Could be Worse – Ellis Swan (from Quindi Records, 2023)

Of Wolves
Of Wolves è la nuova trasmissione curata da Sheeba Exp. sulle frequenze di Fango Radio. Il programma mira a perforare lo spazio tra etereità e disordine, in una continua oscillazione tra spinte contemplative e turbamenti emotivi.