BULLY, Lucky For You

Ho una certa età ormai, ma voi giovani lo ricordate il pop-rock? Musica pensata per dare pepe all’orecchiabilità, spesso vagamente piaciona, non di rado in grado di creare veri e propri tormentoni, partendo in qualche modo da una solida capacità compositiva. Tipo i Foo Fighters, per intenderci.
Ecco, Alice Bognanno, dopo il terzo album dei suoi Bully, Sugaregg, in cui era riuscita a condensare rabbia e melodia grazie anche al supporto di Steve Albini, prova a cambiare campionato. Si affida al conterraneo JT Daily per un disco principalmente composto a casa che alterna graffi e carezze ma, purtroppo, non riesce a colpire il segno e la montagna partorisce il topolino. Un disco che, nel 2023, non scuote e avrà difficoltà a coinvolgere chi è cresciuto con Breeders, Nirvana, Hole, per dirne tre grossi. Forse si è cercato di fare ciò che a Butch Vig riuscì con Nevermind, ma ad uscirne è un lavoro debole e fuori fuoco. Rimangono intatte però le possibilità dei Bully di uscire al più presto dal cestone delle offerte e di ritornare sugli scaffali in evidenza di Empire Records o di Championship Vinyls. Il prossimo disco sarà bruciante e ad avere ragione saranno di nuovo loro. Salviamo il buono, intanto: la gomma di “Lose You” (con Soccer Mommy) e la rabbia finale di “All the Noise”. Rimaniamo attenti ma su altri lidi, che in questo momento sono quelli di Screaming Females, Izzy And The Black Trees, LA Twins.