xCARACOx, S/t

xCARACOx, S/t

Nulla che non va,
sei sicuro di morire
tutto è perfetto
sicuro di morire

Nessun social, solo un Bandcamp per la prima uscita targata Inferno Records (ovviamente etichetta di Inferno Store di Roma), un nastro in edizione limitata che contiene il debutto degli xCARACOx, un concentrato di nichilismo, pessimismo cosmico e pura pulsione iconoclasta, confezionato e riversato (meglio vomitato) sull’ascoltatore in forma di pozione mortale a base di grindcore e hardcore sparato a mille (quello che una volta avremmo definito ultracore), con spruzzate di gelida furia black-metal e rallentamenti ai confini dello sludge che spezzano solo per brevi istanti la caduta senza rete verso l’impatto finale e la conseguente catastrofe. Registrata da Valerio Fisik agli Hombrelobo Studio e accompagnata dalla grafica di Francesco Niccolai, la cassetta in 100 copie svela all’ascoltatore un’entità malevola e si direbbe compiaciuta dalla fine inevitabile verso cui stiamo spingendo la nostra specie, tra inni (ovviamente in italiano) alla vasectomia e alla Siberia come modello di sviluppo sostenibile: Piena di spazio e clima ostile, Siberia il tuo luogo sarà, Siberia in ogni città. Tutto come da aspettative e ben lontano da strizzate d’occhio all’ascoltatore che possano attenuare il senso di malessere e disagio offerto a piene mani dalla formazione, nessuna posa da decadentismo alla moda o da belli e dannati, solo puro rancore verso una società privata da ogni via di fuga dalla sua ingordigia. Il tutto è oltremodo efficace e colpisce il segno, i suoni “giusti” e le variazioni lungo la corsa auto-distruttiva rendono godibile (mi si passi il termine, visti i temi trattati) il tragitto, per tacere della già menzionata “Siberia”, che si candida a nuova hit per Radio Apocalisse. Il no future tolto di mano ai punk da passerella e riportato alla sua naturale forma. Adieu.

Noi tendiamo alla morte
Come la freccia al bersaglio
E mai falliamo la mira
E mai falliamo la mira
E neanche tu
E neanche noi