THE THIRTEEN, Lift-Off!

Dopo aver rivelato al mondo la sua storia segreta (The Secret History Of The Thirteen, 2008), la band guidata da Sal Cannestra e oggi completata da Peter Santa Maria e Jack Kontes, offre un secondo assaggio del suo power-pop venato di rock’n’roll e con ben più di una strizzata d’occhio al garage e al beat londinese. Con Steve Egerton (Descendents, ALL, Flag) in cabina di regia, i Thirteen mantengono viva la loro tradizione fatta di anthem che si appiccicano addosso sin dal primo ascolto, non di rado venati da un chiaro amore per i Replacements e per le derive più weird della tradizione rock’n’roll, il tutto al servizio di un songwriting sempre in bilico tra attitudine listener-friendly e intenzione di far battere i piedi a tempo, riffing energico e – perché no? – anche una palese voglia di Weezer che scorre sotto pelle. Verrebbe da dire che si sta parlando del “modo giusto” di alleggerire l’atmosfera e di affrontare l’estate, al netto di ogni faciloneria e trucco da baraccone, al quale si sostituisce il bagaglio di musicisti che girano in lungo e largo per lo spartito da parecchio tempo, a partire dalla scena hardcore (Cannestra nei primi Novanta militava negli Sleeper, formazione pre-Serpico, tanto per dare qualche coordinata). Insomma, qui si parla di gente che fa sul serio anche quando pensa solo a divertirsi, proprio perché ormai abituata a considerare la musica prima di tutto una questione di amicizia e di passione, qualcosa da condividere con gli altri e capace di cambiare la vita, a livello umano e non di certo economico. Per questo, Lift-Off! appare prima di tutto come un lavoro genuino e piacevole, che scorre senza intoppi e non dà mai la fastidiosa sensazione di essere costruito a tavolino, è piuttosto un piccolo trattato sul concetto di pop-elettrico e del suo incrociare la vita dei vari ribelli senza causa, semplice nel suo essere al netto di conservanti e coloranti.