SALMO & NOYZ NARCOS, CVLT

CVLT ha tutto per essere un joint album della madonna. Emanuele Frasca e Maurizio Pisciottu, romano con radici sicule il primo, sardo il secondo. Storie differenti le loro, emerge dall’alveo dei Truceboys il primo, mentre il secondo accanto all’hip hop ha spesso affiancato collaborazioni e produzioni in ambito hardcore punk, metal e stoner. 

Il primo presagio di una loro collaborazione s’era sentito al Marrageddon di Milano quando durante il set di Salmo erano arrivati Noyz e Marra per sorprendere il pubblico con “Respira”, qui inclusa in scaletta. Poi il videoclip di e con Dario Argento, con loro che vengono trucidati da un killer all’interno della villa nella quale si sono recati per discutere di una collaborazione. Il coltello del killer è il medesimo che ritroviamo in copertina, impugnato dalla mano guantata. 

“Anthem” parte dritta, voci schiette, riferimenti multipli fra cinema e musica contemporanea, un finale che riprende la “1979” di Salmo buttandola in caciara. Gli impasti vocali ed il mischiarsi fra i due rapper sbatacchiano a destra e a manca le orecchie, risultando densi ed orecchiabili. “Incubi” cala un’atmosfera fra “Arancia Meccanica” e “Nightmare”. Poi la già citata “Respira”: “Breathe” dei Prodigy come beat e il racconto di vite al limite, spinte ormai oltre il punto di non ritorno. “Miracolo” tiene fede al suo nome e vede Salmo fra i suoi fumi vocali consunti, chiuso in una produzione nebbiosa. Noyz porta schiaffi di realtà, uomini trasformati in spettri da una vita grama, archi in un crescendo che richiede il seguito dei simili. La title-track è una fuga da 600k con Kid Yugi, idiosincrasie e tromba calexicana. In tutte le 15 tracce c’è moltissima sostanza, la tensione di “Croci € Cristi”, la melliflua “My Love Song 2” insieme ad un’altra accoppiata d’oro da 2024, Coez e Frah Quintale, per tre minuti scarsi che forse potranno essere l’unica chance radiofonica del disco. I brani sono tutti piuttosto brevi, schegge come sputi, gli sfoghi perfettamente cesellati nonostante l’apparente spontaneità del castello. Prima della fine colpisce la dinoccolata “Matrioska”, ma in generale a rendere CVLT viaggio da non perdere è la capacità di Salmo e Noyz di non mollare mai personaggi, ambiente e storia. Creano un’avventura che se non è un concept album, ci si avvicina molto: due fiumi di rime che si uniscono per tre quarti d’ora. A uscirne fango, potenza e sprazzi di limpidezza brillanti.

Tracklist

01. Anthem
02. Cringe
03. Incubi
04. Respira (feat. Marracash)
05. Miracolo
06. Cult (feat. Kid Yugi)
07. Brujeria
08. Croci e cristi
09. My Love Song 2 (feat. Coez & Frah Quintale)
10. Kilometri
11. Maledetti
12. Grindhouse
13. Matrioska
14. Nightcrawlers
15. La Fine