MOSCOW, Moscow Ep

MOSCOW, Moscow Ep

Dei Moscow sappiamo poco o nulla, a parte che provengono da Piacenza, una scelta voluta e una strategia studiata appositamente per lasciare che l’attenzione si focalizzi sulla musica e al contempo per gettare un’ombra di mistero sul tutto. In realtà, anche questo aspetto si sposa con un percorso sonoro che guarda dritto al periodo storico in cui l’hardcore tentava di fuggire dai cliché con la decostruzione e la deriva che oggi definiamo comunemente post. Quello era anche il periodo in cui sull’asse Chicago/New York (ma non solo) esplodeva il noise e la forza iconoclasta dello smantellamento sistematico della forma canzone chiamava persino in causa – riallacciandosi ai loro percorsi – alcuni maestri della musica contemporanea. Da qui partono anche i Moscow, con quattro brani sgraziati e urticanti, appoggiati su suoni stridenti e ricchi di vuoti che vanno però ad assumere valore di pieni. Il risultato finale è un lavoro dal chiaro sapore retrò ma non privo di personalità, in grado di riannodare i fili con una storia forse più nell’ombra, ma non per questo meno importante o capace di segnare l’evoluzione sonora degli ultimi decenni. In fondo, oltre a non essere così distanti dalle intuizioni della no wave, si flirta con la necessità di continuare nella ricerca di un suono altro e libero da condizionamenti tuttora più vincolanti di quanto si possa immaginare. L’unica cosa che manca ancora e che dovrà essere oggetto di ricerca per il futuro è quella cifra unica che possa portare il gioco a un livello superiore, che possa far passare dal seguire una strada a spostarne in avanti il tracciato. Un obiettivo ambizioso e non semplice, ma una volta abbracciato questo linguaggio – tra l’altro con risultati del tutto apprezzabili – non ci si può esimere dal mettersi continuamente in gioco per evitare di codificare la rivoluzione e renderla pura accademia. La sfida è aperta, attendiamo di vedere come verrà affrontata. Per ora ci godiamo questo ep e ne apprezziamo gli interessanti spunti di riflessione.