GIORGIO RICCI, Insanity

Insanity

Giorgio Ricci è stato parte dei Templebeat, una industrial rock band degli anni Novanta nella quale suonava il synth e si occupava dei campionamenti. Dopo è stato nei RAN assieme a Romina Salvadori (voce degli Estasia), progetto – troppo sottovalutato – su coordinate electro sognanti e downtempo, mentre oggi lo troviamo in Monosonik assieme a Corrado Altieri e Alessandro Cemolin, trio al contrario “severo” e piuttosto pansonico.

RAN vuol dire (anche) “insanity”: in quest’avventura solista (da poco rinominata Temple Zone), pubblicata da Laverna e quindi liberamente scaricabile, Giorgio recupera atmosfere più morbide, presentando cinque tracce (più un remix) che si trovano da qualche parte tra bassa battuta e ambient. Le impressioni, dunque, si basano su appena venti minuti di originali, che lasciano solo intuire alcune cose, in attesa che una prova sulla lunga distanza aiuti a trovare conferme. Insanity sta al di fuori di tutte le mode e le tendenze che i suoi generi d’appartenenza hanno visto passare in questi anni. Il disco è più che altro frutto di ascolti ed esperienze accumulate dai Novanta in poi (all’interno di un contesto elettronico più ampio di quello industrial ed ebm, apparentemente). Cerca d’essere di classe e notturno come la modella in copertina, pur conservando quel fondo di malessere che uno col background di Ricci non può eliminare. La pulizia del suono, dunque, è voluta e funzionale a un’idea di fondo, ma sarei stato curioso di sentire le frequenze più basse scavare ancora in profondità e certi suoni arrivare con maggiore impatto, in modo che l’osservare i quadri synthetici di Insanity potesse essere qualcosa di totalmente “immersivo”.

Tracklist
01. txc 2.5
02. txc 5.5
03. txc 13.5
04. txc 18.5
05. txc 29.4
06. txc 13.5 Deconstruction remix by Scar First Black Pope RMX