BYSTANDER, Where Did We Go Wrong?

BYSTANDER, Where Did We Go Wrong?

Il Bystander è lo spettatore, qualcuno che assiste dal di fuori all’azione, che non vi prende parte: scelta curiosa per una band formata da nomi già coinvolti in Trial, Decline, Spirits, e oltretutto provenienti da località differenti degli USA e pertanto disposti a macinare miglia solo per ritrovarsi e condividere la loro passione per l’hardcore. Ancora più curioso se si pensa ad un personaggio come Greg Bennick, il quale – non pago di aver prestato la propria voce ai Trial – si occupa della pesante situazione haitiana con l’associazione One Hundred For Haiti, ha girato il pluri-premiato documentario “Flight from Death” sulla relazione tra violenza e paura della morte (con la voce narrante di Gabriel Byrne), ha di recente preso parte al documentario “On the Wild Side” e continua a girare il mondo a tenere conferenze, nelle quali condivide anche la sua esperienza in seno alla scena hc e diy. Insomma, a quanto pare, l’idea di limitarsi a fare da spettatore va decisamente stretta a Greg e ai suoi compagni di viaggio in questa avventura che ci regala oggi sette autentici anthem di hardcore diretto e coinvolgente, con testi da mandare a memoria e cantare con tanto di indice alzato, e che trasmette una passione palpabile (a tratti segnata di sofferenza) in grado di donare una marcia in più al tutto. Grazie all’energia che i Bystander riescono a infondergli, Where Did We Go Wrong?, co-prodotto da Safe Inside Records e Goodwill Records, si guadagna più e più giri sul piatto e fa venire la voglia di ritornare a tuffarsi nell’effetto catartico di una bella bolgia sotto il palco. Con un occhio rivolto all’attitudine positiva dei classici Youth Of Today e Chain Of Strength e uno alla sfaccettata personalità di formazioni atipiche come 7 Seconds e Propagandhi, i Bystander riescono a creare una propria declinazione del linguaggio hardcore, qualcosa che si fatica a collocare in un tempo preciso e risulta tanto fedele alle proprie radici quanto fresco e attuale. A questo punto e senza troppi tentennamenti, ci sentiamo di inserire Where Did We Go Wrong? tra le sorprese di questo 2019, almeno nel suo genere.