THEE SILVER MT. ZION MEMORIAL ORCHESTRA, Fuck Off Get Free We Pour Light On Everything

The Silver Mt. Zion

Sembravano del tutto scomparsi, i Silver Mt. Zion (in tutte le numerose incarnazioni di questi anni). Un loro nuovo disco, come può esserlo quello dei “compagni/sodali” Godspeed You! Black Emperor, è sempre un piccolo evento indicativo dello stato dell’arte del suono Constellation e dell’immensa inventiva del signor Efrim Menuck. Ci pensano i due monoliti in apertura, “Fuck Off Get Free (For The Island Of Montreal) e “Austerity Blues” a chiarire le coordinate e a spazzare qualsiasi dubbio sulla tenuta del gruppo. Tutto è permeato da magica foga e la testa gira, catturata dal vortice di potenza e calore del mix di chitarre dronate di “Austerity Blues”, stemperate in una coda di estatica dolcezza, così come In “Fuck Off…” la furia innodica si dilata in un finale dalla melodia ipnotizzante. Il track by track non è qualcosa che mi entusiasma particolarmente, ma l’eccezione, in questo caso, è doverosa. Efrim canta di un paradiso canadese inesistente, cementato da una voglia d’umanità che fa male da morire per quanta rabbia inocula nelle speranze di chi suona e di chi ascolta. Con “Take Away These Early Grave Blues” l’intensità non scema e stordisce mentre si conclude avvitandosi su stessa. Su diafani rintocchi di pianoforte si srotola “Little Ones Run”, una ninna nanna dolcissima che permette alla tensione accumulata di stemperarsi in lacrime, mentre “What We Loved Was Not Enough” (il pezzo migliore del disco) parte lenta e plumbea, con la voce storta di Efrim a spezzare l’armoniosa melodia, pronta ad essere impressa nelle vene dall’irrompere delle chitarre e degli archi. La distonia man mano crea un afflato emotivo da brividi, che non scema in “Rains Thru The Roof At The Grande Ballroom (For Capital Steez)”. Al solito, la forza d’urto della musica dei canadesi e la loro peculiare spigolosità melodica possono non mettere tutti d’accordo, ma di sicuro il nuovo capitolo della loro storia si candida a essere uno dei dischi dell’anno.

Tracklist

01. Fuck Off Get Free (For The Island Of Montreal)
02. Austerity Blues
03. Take Away These Early Grave Blues
04. Little Ones Run
05. What We Loved Was Not Enough
06. Rains Thru The Roof At Thee Grande Ballroom (For Capital Steez)