STRIGOI, Viscera

Viscera, uscito il 30 settembre 2022 su Season Of Mist, è il secondo album degli Strigoi, che ci avevano già deliziato con l’ottimo Abandon All Faith nel 2019, una piacevole sorpresa soprattutto per chi aveva vissuto male lo scioglimento dei Vallenfyre… Sì, perché gli Strigoi schierano Greg Mackintosh, storico chitarrista dei Paradise Lost che, negli ultimi anni, si è cimentato anche nel ruolo di frontman. La nuova line-up comprende anche il nuovo acquisto dei doomster inglesi dietro le pelli: Guido “Zima” Montanarini, già batterista nei “nostrani” The Secret. Una formazione scintillante, che suscita non poche aspettative in chi ascolta, e devo ammettere che Viscera è riuscito a stupirmi positivamente. È un death-doom contaminato da black e grind, in cui la sezione ritmica ha un ruolo centrale e l’arduo compito di rendere il tutto più movimentato, arricchendolo con degli spunti inaspettati.  I dieci brani del disco, infatti, rappresentano una sorta di compendio di metal estremo, ma grazie a un songwriting compatto e competente non si cade mai in pericolose sperimentazioni che rischierebbero di risultare poco adattee al contesto. Il filo conduttore è una serpeggiante sensazione di terrore puro, che mi ricorda un po’ quel senso di impotenza dato dagli episodi di paralisi nel sonno: se dovessi trasformare in musica ciò che si prova in quei frangenti, probabilmente verrebbe fuori “Bathed In A Black Sun”, settima traccia su Viscera e vero e proprio inno alla paura.

Tutto scorre senza intoppi: nonostante non ci siano momenti particolarmente memorabili, nell’insieme siamo di fronte a un buon lavoro, in cui Mackintosh trova spazio per esprimersi al meglio anche a livello canoro.