Noise Attack! vs Rapid Fire (hardcore, US)

Chi: Michael Miracco (voce), Eli Thorp (batteria), Logan Wood (basso), Ricky Ellis (chitarra)
Dove: Stati Uniti, North Carolina
Quando: 2021
Che cosa: hardcore
Dischi: Demo (2022)

I Rapid Fire sbarcano su Safe Inside Records dal Nord Carolina con le idee chiare e un orizzonte di riferimento ben delineato, in questo caso la Boston dei primi Duemila. La loro idea di hardcore sta tutta in questa dichiarazione di intenti onesta e senza giri di parole, perché alla fine l’amore genuino per certe sonorità e la passione sono la loro carta vincente e il loro biglietto da visita. Un po’ come avviene per gli italiani BLVD Of Death, di cui vi abbiamo già parlato, anche in questo caso l’omaggio ad una scena locale ben precisa non toglie nulla alla possibilità di colpire nel segno e imporsi all’attenzione del proprio pubblico di elezione.

Che ne dici di presentarti?

What’s up! Mi chiamo Mike e canto nei Rapid Fire.

Che esperienze avevi prima di questa band, qual è il tuo background?

Sono di Long Island, NY, ma ho abitato a Raleigh, NC, durante gli ultimi otto anni. Ho cominciato ad ascoltare hardcore a 16 anni, ma andavo a concerti metal e “alt” sin dai miei tredici. Dove sono cresciuto io era difficile non aver nulla a che fare con la musica, quindi una volta che ho iniziato a fare amicizie all’interno delle varie scene a cui appartenevo, scegliere un “all in” è stato inevitabile. Nel corso degli anni ho fatto booking, zine, suonato in altri gruppi, e oggi continuo tutto questo per supportare l’hardcore in tutti i modi possibili.

Il vostro ep è fuori per Safe Inside Records. Da qui sembra che facciano un buon lavoro per le loro band. Come siete entrati in contatto con l’etichetta?

Un nostro caro amico nei Fading Signal (NC) ci ha messi in contatto con loro dopo aver fatto sentire il demo a Burt (Jenkins, ndr) prima che fosse messo in circolo. Da lì in poi Safe Inside ci ha sempre supportato. Burt imbastisce qualcosa di incredibile per le band che inserisce nel suo roster, siamo molto grati a lui per ogni cosa fatta per noi, e che continua a fare.

Secondo te quale vostra canzone vi rappresenta di più?

Personalmente direi “Anything At All”. È veloce, incazzata e passa in rassegna tutto quanto come band amiamo nell’hardcore.

Che ispira il vostro immaginario, che ci dite dei testi?

Tutti noi amiamo le band bostoniane dei primi 2000, e penso che ci forniscano la maggior parte dell’ispirazione per ciò che componiamo. Dal punto di vista dei testi band come Mental, Stop and Think, and Desperate Measures, con il vaffanculo come modo di porsi, sono da dove prendo le mosse quando scrivo. Per me questo è l’hardcore.

Avete in mente di andare in tour? La pandemia ha avuto un effetto sulle vostre attività?

Abbiamo iniziato quando le restrizioni stavano iniziando a diminuire, quindi non siamo stato colpiti tanto, assolutamente. Stiamo per fare un weekender coi Fading Signal a Sud Est a giugno, poi si spera altri show a Nord rispetto a noi quest’estate. Non abbiamo chissà quali piani concreti, ma idee che vorremmo realizzare, quindi saremo dove vorremo essere al momento giusto.