Julinko: in ascolto “Ghost Track” dal nuovo ep Ash Ark

Avevo già parlato molto bene dei Julinko e del loro esordio Sweet Demon, una delle sorprese del 2016: scuro, primordiale, sofferto e potente allo stesso tempo.

Il nuovo ep Ash Ark esce a breve per Ghost City Collective e contiene pezzi composti e registrati da Giulia Parin Zecchin/Julinko , fatta eccezione per “Ghost Track”, registrata al Low Resolution Studio ad Jindřichův Hradec in Repubblica Ceca nel 2016, nella quale Carlo Veneziano (già parte del progetto nel primo disco) suona timpano e percussioni.

Vi facciamo sentire in anteprima proprio “Ghost Track”. Giulia ce la racconta così: l’unica traccia che risale a prima del 2017 è “Ghost Track”, suonata in duo con Carlo Veneziano e appartenente al periodo Sweet Demon. Nonostante l’abbia sempre percepita come matrice delle sonorità e delle canzoni di quell’album, avevo deciso con Carlo di escluderla, forse per paura di soffocare la sua speciale fragilità in mezzo a tutte le sue figlie… Anche se di natura diversa rispetto al resto dell’ep, l’ho voluta includere per la sua aria spettrale e per la sua semplicità melodica, che ben si fonde con l’irrazionalità e la “innocenza” compositiva di tutte le altre tracce. Penso che questa dimensione di Ash Ark sia emersa in opposizione all’altro fronte su cui sto lavorando con Carlo, canzoni più strutturate e molto più pesanti rispetto tutto quello che abbiamo fatto fin ad ora, componendo con chitarra, batteria, basso, synth.

In effetti “Ghost Track” ha molto a che spartire con alcuni episodi di Sweet Demon: stessa urgenza, stessa interpretazione viscerale, stessi elementi ancestrali/rituali (da lì la mia tentazione di imparentare Julinko con altri progetti delle sue parti, come ad esempio i Father Murphy). Sarebbe stato un peccato non poterla sentire…