Gender Theory #2 (Sara Hennies e Judith Hamann)

Qui lo stream della puntata.

Sarah Hennies (1979) è una compositrice e percussionista americana. Il suo lavoro si interessa a un ampio spettro di questioni musicali, sociopolitiche e psicologiche, tra cui identità queer e trans, amore, intimità e psicoacustica. Hennies è principalmente una compositrice di musica da camera, ma è attiva anche in ambito improvvisativo, nel cinema e nella performance art. Il suo stile fonde in maniera sincretica e del tutto naturale strutture e pratiche minimaliste, tecniche estese e spirito iconoclasta.

Uno dei pezzi che ascolteremo, “Loss” (2018), è stato composto appositamente da Hennies per il violoncello e la voce di Judith Hamann (1985) e contenuto nel di quest’ultima Music for Cello & Humming (Blank Forms, 2020). Hamann è una violoncellista e compositrice australiana, la cui pratica comprende elementi di musica improvvisata, classica contemporanea, sperimentale e popolare. Attualmente il suo lavoro si concentra su tecniche di “scuotimento” (shaking) del violoncello nell’esecuzione solista, su una raccolta di nuovi lavori per violoncello e canto a bocca chiusa (humming) – come, appunto, Loss di Hennies – e una ricerca in corso sul “collasso” della pratica strumentale. Hamann, allieva di Charles Curtis e Séverine Ballon, ha collaborato con alcuni fra i più importanti musicisti e compositori della musica di ricerca contemporanea, come La Monte Young e Marian Zazeela, Eliane Radigue, Alvin Lucier, Tashi Wada e Graham Lambkin.

Playlist

01. Sarah Hennies, Spectral Malsconcities
02. Sarah Hennies / Judith Hamann, Loss

Gender Theory
Gender Theory è un nuovo appuntamento per Fango Radio ideato da Marco Baldini e Luisa Santacesaria. Gender Theory vuole dare spazio ad artistə sonorə di musica sperimentale – ma non solo – appartenenti a categorie rese minoritarie dal sistema musicale per genere e provenienza geografica.
Gender Theory è un contenitore inclusivo che mette al centro diversità, fluidità e rottura delle convenzioni.
Gender Theory non è solo una playlist di lavori sonori ma è anche uno spazio per le parole: quando possibile, il podcast ospiterà interviste con artistə e curatorə che si interrogano su queste tematiche.