THE DAY OF THE BEAST, Indisputably Carnivorous

Con un contratto discografico firmato ad aprile con la Prosthetic Records, i The Day Of The Beast, quintetto black/thrash composto da veterani del panorama estremo americano, hanno pubblicato lo scorso diciotto giugno il loro quarto full length, Indisputably Carnivorous. Ispirandosi ai maestri dell’incubo, da Barker a Stoker e Lovecraft, descrivono la parte buia della psiche umana con dieci tracce che sono un assalto sonoro malvagio ed apocalittico: bordate di riff thrash old school, soluzioni black metal e melodic death combinate insieme, a formare una combo tanto grottesca quanto soddisfacente.

A colpirmi di più è la triade d’apertura (“Corruptor/Infestor,”Disturbing Roars In Twilight”,”Indisputably Carnivorous”), dove la band riesce ad impiegare in equa misura black, thrash e death sostenuti da riff pesanti, blastbeat tecnici e voce di ghiaccio, creando un’aura malvagia e letale, e dimostrando che il suo concetto di oscurità non si ferma soltanto ai contenuti, ma informa anche la musica. Il resto procede con fluidità, tra brani nodosi e soluzioni groove. I punti deboli sono pochi, non certo gli innumerevoli virtuosismi, perché si sceglie sempre di non strafare, trovando anche il giusto equilibrio tra l’impetuosità del metal estremo e intermezzi melodici e groove. Rispetto al precedente lavoro – Enter The Witch House del 2020 – la band ha fatto un salto di qualità, pur mantenendosi fedele al sound black-thrash: d’altronde, quando hai l’occasione di pubblicare con una label come la Prosthetic Records, non devi perdere l’opportunità di alzare il tiro e farti conoscere in un contesto più ampio. Se piace il connubio tra horror e un sound accattivante e sporco, questo Indisputably Carnivorous si ascolta facilmente: lo consiglierei ai fan di sonorità marce ma al contempo molto tecniche e con inserti melodici come quelle dei Black Dhalia Murder.