Noise Attack! vs Hold My Own (hardcore, US)

Chi: Anchit Chhabra (chitarra), Greg Falchetto (voce), Shane Merril (chitarra), Kashish Chhabra (basso), Serg Mendoza (batteria)
Dove: Stati Uniti, Chicago e New Jersey
Quando:
2021
Che cosa:
hardcore
Dischi:
Demo (2021)

La florida scena hardcore americana si arricchisce di una nuova realtà: Hold My Own, band composta da gente di Chicago e del New Jersey già protagonista in passato con Mongoloids e i recenti World Demise. Hardcore con un tocco crossover e chitarre in evidenza. Gli Hold My Own si presentano con 4 ottime tracce, che rimangono facilmente in testa e scaricabili gratuitamente dal loro andcBamp. Gli stessi pezzi escono in formato fisico in cassetta per Nuclear Family Records.

Siete nuovi, forse non tutti in Italia vi conoscono, quindi per favore presenta la band ai lettori…

Prima di tutto grazie dello spazio, fra. Sono Anchit Chhabra, suono la chitarra e faccio le backing vocals. Poi c’è Greg Falchetto che canta. Cantava anche con Mongoloids, Youth Collapse e World Demise. Shane Merril dei The Killer è anche lui alla chitarra. Mio fratello (scrive “blood brother” per far capire che è davvero suo fratello e non un “bro”, ndr) Kashish Chhabra sta al basso e suona con me anche in un’altra band, Grounds Of Execution. Alla batteria abbiamo Serg Mendoza, che ha suonato in molti gruppi come Silverhammer, Bodybag, IED, Inferno e tanti altri ancora.

Che esperienze avete prima di questa band, qual è il vostro background?

Il mio background, le mie esperienze nell’hardcore prima degli Hold My Own appartengono a un po’ di band diverse. Ho cercato di essere coinvolto nella mia scena locale il più possibile, oltre a suonare con MH Chaos, Sector, Grounds Of Execution, Shattered Realm, Bitter Thoughts, Absent Mind, Mal Intent… Faccio una ‘zine ogni tanto, si chiama Human Animal, e cerco di organizzare show quando ne ho l’occasione. A volte disegno per le band e mi piace anche fare i flyer. Spero di iniziare a registrare band e costruire il mio studio un giorno, forse anche aprire un locale. Al momento, però, questo è solo wishful thinking.

Allora, considera che noi vediamo le cose dall’Italia e non dagli Stati Uniti. Ci sembra che l’hardcore della East Coast abbia spesso flirtato con l’hip hop. Così, quando abbiamo guardato il tuo logo, abbiamo pensato a questo link tra due mondi. Siete influenzati dall’hip hop? Quale hip hop?

Penso sia una grande osservazione, specie nel nostro caso in cui questo non è sfacciatamente ovvio. Io direi che siamo influenzati al 100% dall’hip hop quando si tratta del flow dei testi e dei beat. Il nostro logo è stato fatto da Tyler Mullen di Year Of The Knife/Gridiron e adoro com’è uscito. Penso si adatti a noi alla perfezione. L’hip hop che ha un impatto su di noi è il rap più duro degli anni Novanta del secolo scorso: Onyx, Tommy Wright, Big Pun, Eazy E, Three 6, varia roba chicagoana. Sarebbe figo portare dentro all’hardcore qualcuno da quel mondo, un giorno. Uno “shout out” a chiunque in Italia ci ascolti per via di questo. Shout out ai Blvd of Death (band italiana che per riferimento ha l’hc newyorkese, ndr).

Secondo voi quale vostra canzone vi rappresenta di più?

“Our Kind”. Il testo è diretto e va dritto al punto così come la musica. Saremo chi siamo e faremo ciò che facciamo. Rendiamo omaggio alle band che hanno iniziato tutto questo, aggiungendoci qualche “deviazione” di nostro gusto.

Che ispira il vostro immaginario, che ci dite dei testi?

Amicizie, tempi difficili, disprezzo, amore. Direi che è l’hardcore in generale a ispirarmi e la mia immaginazione. L’hardcore è una cosa fantastica, ma come in tutto devi togliere le stronzate e focalizzarti su cosa conta per te e su cosa c’è intorno a te. Finché facciamo così, rimarrò ispirato e i testi avranno a che fare con questo e con la vita in generale.

State pianificando un tour? La pandemia ha pesato sulle vostre attività?

Abbiamo scritto e registrato il grosso del demo durante la pandemia, quindi non penso che in quel momento fossimo ancora una vera band per cui gli eventi potevano avere un peso. Abbiamo usato la pandemia a nostro vantaggio per mettere insieme il demo. Abbiamo in mente di fare più show che possiamo là fuori. Spero di vedere presto il pubblico in Italia e il pubblico italiano qui a Chicago.