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CATERINA BARBIERI / ELEH, Split

CATERINA BARBIERI / ELEH

[…] sono felicissima di collaborare con Important Records… ha pubblicato i dischi degli artisti che più ho ascoltato negli ultimi anni e che più amo […]. A parte riportare alla luce gemme storiche della musica di ricerca, penso che l’Important abbia svolto un ruolo davvero prezioso nel supportare e determinare una scena neo-minimalista, coalizzandone il rinascimento secondo prospettive innovative che hanno prodotto risultati originali. Vorrei che si parlasse di più in Italia di questa scena, ma per fortuna c’è Gino Dal Soler (Blow Up) che ha scritto bellissimi articoli sull’holy minimalism, in cui si indaga anche il filo conduttore fra l’opera di alcuni artisti editi da Important, fra cui C.C. Hennix, Amelia Cuni, Werner Durand, Eleh e Duane Pitre.

Caterina Barbieri aveva già le idee chiare anni fa, quando l’abbiamo intervistata. Important Records probabilmente ancora di più. Insomma, non sorprende la pubblicazione di uno split tra Barbieri ed Eleh (sacerdote contemporaneo del drone, del quale ancora oggi non conosciamo l’identità) nel nome dei sintetizzatori analogici e della loro persistenza nel 2018, c’è solo da sperare che mantenga le promesse: austero e sacrale – come gli si conviene – il pilastro di casa Important, mentre l’astro nascente sceglie di lavorare in crescendo, architettando una traccia più dinamica e con qualche decorazione in più.

Probabilmente si tratta di un’uscita che parla solo a una cerchia che la comprerebbe a prescindere da qualunque recensione, dunque queste righe sono quasi inutili: facciamo che – se non lo sapevate – io vi ho avvertito e che Caterina in quell’intervista vi ha indicato una chiave di lettura e un po’ di dischi da recuperare, se vi mancano.