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TROLLER, Drain

Tanti nel mio giro ricordano Crucial Blast, etichetta statunitense che ha quasi azzerato la sua attività. Adam Wright, il solo uomo che la gestiva, ha avuto grossi problemi personali e lavorativi, come ha da poco rivelato sui social. Mi rende felice che abbia però annunciato di voler riprendere ritmi più consistenti, dato che lui per me è sempre stato un grandissimo scopritore di talenti in ambito estremo e un ottimo scrittore di musica, perché in primis matto, mattissimo per la roba che ascolta: le presentazioni che faceva dei progetti Crucial Blast erano dei grandissimi pezzi di giornalismo, ovviamente di parte, ma di gran lunga superiori alla spazzatura confezionata da troppi uffici stampa scadenti al servizio di realtà più grosse. Alla Relapse lo sanno ed è per questo che al tempo gli hanno “preso” i Genghis Tron, com’è per questo che oggi portano ai piani alti il progetto Troller della bassista Amber Star-Goers, a cui prende parte per questo Drain anche Adam Jones dei Survive (il terzo lato del triangolo è Justin Star-Goers alle chitarre), che sono quelli con all’interno i due compositori delle musiche per la serie iperfamosa “Stranger Things”. Darkwave doomeggiante, scriveva Adam Wright per Graphic del 2016, un sound non “heavy metal”, bensì “heavy synth” (drum machine compresa, specifico io), che si muove al ralenti, combinato a melodie vocali inquietanti, così da ottenere del pop perfetto per chi arriva da ascolti più estremi. Il discorso vale anche per Drain, che rispetto al suo predecessore è meglio prodotto, a partire da una copertina che manco i dischi della PAN, ma per rimanere sulla musica il basso di Amber suona che è una bomba. L’album è – se possibile – più denso, viscoso e irrespirabile dei suoi predecessori, nonostante a spiccare sia una voce suadente e seducente. Forse è proprio questa frizione à la Twin Peaks tra cose al limite del melenso e dello sdolcinato e profonda cupezza che ha fatto e fa la fortuna dei Troller, che magari, visto quanto sono bravi a mescolare i generi, non dovrebbero appoggiarsi solo alla formula descritta così bene dal vecchio Adam.