Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

SUNLIGHT’S BANE, The Blackest Volume: Like All The Earth Was Buried

Il grind blackened dei Sunlight’s Bane colpisce duro e con grande stile e precisione. L’atmosfera gloomy e molto dark di questi pezzi proietta il gruppo in uno scenario apocalittico, sul quale regnano morte e distruzione. Praticamente uno spaccato di vizi, manie, egoismi, sotterfugi e scorrettezze dell’odierna società. Musicalmente il gruppo utilizza l’impalcatura del grind, innestandoci sopra elementi hardcore e black metal che garantiscono una grande varietà a ciò che suona. La rabbia e la brutalità più forsennate e maledette si esplicano perfettamente in tirate allucinanti, in cui il punto di non ritorno vien presto raggiunto e superato. I Sunlight’s Bane, però, per appesantire ulteriormente il tutto, utilizzano parti molto lente e oscure, in cui la voce raggiunge vette di puro isterismo. Vette di isterismo che poi sfociano in un cantato hardcore massiccio quando la velocità aumenta. Il riffing è preciso e studiato alla perfezione: il terrorismo sonoro prodotto raggiunge livelli da esaurimento nervoso. Sezione ritmica protagonista ai massimi livelli: basso distorto e una batteria molto punk nei suoni, i cui blastbeat sono uno dei punti focali della proposta musicale dei Sunlight’s Bane. La registrazione risulta molto curata e ben bilanciata. Il nichilismo e la crudezza dei Sunlight’s Bane è degnamente rappresentata da questo debutto, in cui l’aspetto politicizzato dell’hardcore/grind anni Novanta si fonde alla perfezione con la gelida e metodica esecuzione del black metal. Che l’oscurità possa abbracciarvi nella sua interezza…