Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

LAUGE & AES DANA, Terrene

Terrene, uscito a dicembre per l’etichetta di Lione Ultimae, testimonia l’incontro negli studi – sempre lionesi – fra il compositore, bassista e sound designer francese Vincent Villuis (Aes Dana) e il danese Henrik Laugesen (Lauge), riportando finalmente ai fasti dei primi anni 2000 la famigerata elettronica ambient: ebbene, absit iniuria verbis, ultimamente il genere – con rare eccezioni – faceva letteralmente cagare! Sia detto senza offesa e non staremo qui ad analizzare le numerose cause e concause, ma ecco che Lauge & Aes Dana proprio con Terrene svelano 75 minuti di musica Ambient densa, labirintica, un’elaboratissima miscela di dub up&downtempo immersivo e fascinoso. I brani hanno una durata minima di sei minuti fino ai sedici totali di “Terrene” (part 1-2) e sono da ascoltare tutti d’un fiato come fossero un’unica, lunga, caleidoscopica suite, dal preludio di “Aereochord” al magmatico finale di “Hindmost”.

Vincent Villius, che viene dalla scena industrial francese di fine millennio, in “solo” ha composto sei album di deep ambient effettivamente uno più bello dell’altro. Ne segnaliamo un paio: Portal Of Perception del 2005 e Inks del 2019. Henrik Laugesen, noto – oltre che come Lauge – anche con il moniker Collapsed Textures, arriva dal distretto di Gentofte (a due passi da Copenaghen, da dove proviene anche Agnes Obel) e dopo essersi fatto le ossa come dj nei club locali ha firmato il suo esordio nel 2011 con Microwave, e da un paio d’anni  collabora anche con il nostro chitarrista, performer sardo Francesco Nicola Perra aka Perry Frank in ambito drone o meglio Wondrous Drone Soundscapes come Henrik e Francesco definiscono il loro fantastico progetto Selvascapes del 2021: si ecco, evidentemente ne parleremo ancora.

Nel frattempo ascoltare in modalità profonda Terrene sarà un ottimo viaggio esperienziale da intraprendere. Garantito dalla ditta TNN.