Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

JAMES PLACE, Voices Bloom

Phil Tortoroli, di New York, è cofondatore dell’etichetta Styles Upon Styles e gestisce la RVNG Intl. Di entrambe purtroppo non abbiamo mai parlato (la seconda in catalogo ha qualche nome un po’ più “emerso”, ad esempio Holly Herndon, Sun Araw, Hieroglyphic Being…).

Phil ha già indossato alcune volte la maschera di James Place, sempre per la messicana Umor Rex: il suo esordio Living On Superstition è un buon esempio di musica retrò basata su synth analogici (una delle specialità di casa Umor Rex), con tutto il suo portato di nostalgia e trasognatezza e con una certa tendenza a rimestare anche in acque più torbide. Interessante poi scoprire che a firma James Place ci sia un remix vaporoso di “Disney”, un pezzo tratto da Sirens, album collaborativo tra Kara-Lis Coverdale e LXV, uscito sempre per l’etichetta di Daniel Castrejon. Ci siamo occupati molto sia di Kara-Lis, sia di David Sutton aka LXV, dunque qui mi limito a sottolineare come per loro la voce umana diventi uno strumento da vivisezionare (è così anche per Herndon) e utilizzare quasi per creare false percezioni e forse falsi ricordi: guarda caso il nuovo disco di James Place s’intitola Voices Bloom e gioca con synth analogici, beat altezza quasi Tri Repetae degli Autechre e campioni vocali spezzettati (*), alternando brani cristallini à la Kraftwerk ad altri con atmosfere più a mezza strada tra sonno e veglia. Il suo sembra essere un discorso sulla memoria e sulla malinconia, ma l’album può essere apprezzato a prescindere, merito dell’inventiva collagistica di Tortoroli, bravissimo a incastrare elementi eterogenei, e delle sue ottime melodie.

Breve segnalazione per l’artwork, come sempre geometrico e di alto profilo, come tutti quelli di cui si occupa Castrejon.

* La voce-sorgente, eccettuato il primo parlato, che proviene da un documentario, è quella di una cantante che gli aveva mandato dei suoi pezzi in passato.