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BLVD OF DEATH, Hate Too Much To Love…

Esce per l‘americana Daze il nuovo disco dei Blvd Of Death, un disco in realtà in giro da prima di quest’estate e che andiamo a recuperare, seppure con notevole ritardo, perché meritorio di essere segnalato soprattutto ad uso e consumo degli appassionati di hardcore e nello specifico della sua versione made in NY. Andiamo con ordine: nella formazione troviamo nomi già attivi con formazioni quali In The Distance, Famished, Jungle Fever, Face Your Enemy, No More Fear e molte altre ancora, un aspetto che si nota dalla cura con cui vengono costruite le quattro tracce presenti sul vinile, fedeli alla declinazione prescelta ma in grado di guardare negli occhi i concorrenti americani e dotate di una potenza di fuoco degna di una corazzata, cui si sovrappone quel pizzico di spavalderia/arroganza tipica della metropoli. Queste le caratteristiche in grado di attirare l’attenzione di una label che questi suoni li ha in casa o giù di lì, visto che la Daze fa base in Connecticut a metà strada tra la già citata New York e quella Boston che si è sempre difesa bene in quanto a violenza sonora di matrice hardcore. Nel suono della band c’è anche una buona dose di italianità, ovvero di vicinanza sonora a quelle band che ultimamente stanno riportando in auge questo tipo di suoni con una visione che affonda le proprie radici non solo nei vari padri putativi quali Agnostic Front, Cro Mags, Judge, Madball e compagnia bella ma anche in realtà più recenti se non attuali. Al loro fianco i Blvd Of Death non faticano a ricavarsi un proprio spazio, questo grazie alla capacità di scrivere pezzi cui non mancano le necessarie variazioni sul tema per non risultare copie pedisseque o prive di mordente. Al contrario, i quattro brani contenuti in questo Hate Too Much To Love… colpiscono dritti come un pugno allo stomaco con un hardcore cadenzato e ricco di groove, ma anche di qualche sprazzo noise-rock che non fatica ad integrarsi in anthem dotati della giusta dose di ignoranza a donare quel tocco di street credibility che non guasta mai. I Blvd Of Death sono riusciti a creare un lavoro di genere eppure dotato di quel retrogusto particolare necessario per uscire dalle coordinate di riferimento quel tanto che basta per catturare l’attenzione: a questo punto li aspettiamo con un album completo per capire come sapranno evolvere il proprio suono e portare a pieno regime la corazzata.