Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

SWITCHBLADE, Switchblade

Switchblade 2012

Ennesimo disco omonimo per gli svedesi Switchblade, attivi dal 1998, dal 2010 ridotti a duo ma qui coadiuvati da alcuni ospiti importanti: Per Wiberg (Opeth, Spiritual Beggars, Clutch, Candlemass) all’hammond, The Cuckoo (Terra Tenebrosa),  David Johansson (Kongh, The Eternal Void) e Lord Seth (cioè Jonas Renkse dei Katatonia). Nonostante si avverta la continuità col precedente lavoro, il tanto acclamato Switchblade del 2009, il nuovo sembra possedere maggiore coesione e concretezza, quasi una voglia di riempire parzialmente i tipici vuoti della band con l’eco di distorsioni e saturazioni più solide e corpose rispetto al passato, e mostra la tendenza a lasciare più spazio alle vocals. Basta del resto osservare l’artwork per notare un cambio di umore, un avvicinarsi agli elementi naturali e quindi alla consistenza di rocce, terra e legno che incorniciano gli strumenti del duo. Non una svolta radicale, quanto un ripensare il proprio linguaggio alla luce di una sensibilità diversa e del nuovo assetto interno. Innegabile, poi, l’influenza esercitata dalle collaborazioni di peso, un fattore che non permette al momento di comprendere se le novità che ci sono rappresentino uno scarto vero e proprio o solo un’occasionale rilettura. Ciò che appare certo è che il nuovo Switchblade soddisferà i fan del gruppo e potrebbe portare nuovi adepti al culto, grazie soprattutto a una scrittura dinamica e capace di variare l’intensità e le emozioni trasmesse dai tre movimenti, tanto da arrivare proprio in chiusura a toccare un inatteso immaginario doom (senza suffissi drone o sludge di sorta), rimescolando ancora una volta le carte in tavola. Come si suol dire, fin qui tutto bene.

Tracklist

01. Movement I
02. Movement II
03. Movement III