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REINO ERMITAÑO, Veneración Del Fuego

Veneracion Del Fuego

Quarto lavoro per i peruviani Reino Ermitaño, devoti cultori del proto-metal anni Settanta, ovviamente quello più oscuro, a un passo dal doom e segnato da passaggi carichi di atmosfera, per un viaggio a ritroso nel tempo curato in ogni singolo aspetto, dalla scrittura alla ricerca di suoni in tema con le coordinate prescelte. Su tutto si impone la voce di Tania Duarte (questa volta anche alle prese con la chitarra in un paio di tracce), che non fatica a conquistare l’ascoltatore e caratterizza l’intero grazie al suo carisma e alla sua perfetta integrazione col resto. L’insieme del suono è spartano, eppure ricco di profondità e calore, cioè l’esatto opposto di ciò che si ritiene oggi scontato trovare in un album metal e proprio questa distorsione naturale, unita alla mancanza di trucchi futuristici, rendono Veneración del Fuego un disco da sorseggiare come un corposo vino d’annata, magari racchiuso in una botte sottratta a un racconto di Poe. A dispetto di questo mood retrò, i brani funzionano senza che ci sia bisogno di essere cultori di un periodo specifico: conquistano senza troppa fatica, merito di una scrittura solida e dell’abilità nel creare anthem ricchi di fascino e carichi di energia. Difficile capire come mai proprio oggi si stia verificando un simile ritorno a certe sonorità e perché, rispetto a molti tentativi similari, questo guardarsi indietro non porti con sé la triste patina dell’amarcord nostalgico e fuori tempo massimo che aveva ad esempio segnato (pur a dispetto del suo successo commerciale) l’ondata power metal a cavallo tra millenni. Merito, probabilmente, di un rinato bisogno di musica suonata e sentita, lontana dai prodotti da laboratorio da cui troppo spesso ci si trova bombardati, o magari per le atmosfere cariche di mistero e spiritualità così distanti dalla grigia e deprimente realtà socio-economica in cui ci si dibatte nel quotidiano. Fatto sta che Veneración Del Fuego sortisce un effetto catartico e ricorda non poco la contrapposizione tra slow-food e plasticosi panini usa e getta.

Tracklist

01. Quimera
02. El Sueño del Condor
03. Sobre las Ruinas
04.  Desangrándote
05. Cuando la Luz te Encuentre
06.  Soy el Lobo
07. El Rito
08. Vente al Fuego
09. Sangre India
10.Cadáver, Semilla, Renacer