REALMBUILDER, Fortifications Of The Pale Architect

Fortifications Of The Pale Architect

Per i Realmbuilder si potrebbe fare un discorso similare a quello valido per i Reino Ermitaño: ritorno alle origini di certo metal d’annata, rifiuto di utilizzare suoni attuali che andrebbero a snaturare il mood dell’album, tentativo di riportare in vita il sapore di formazioni pioniere del genere (questa volta il primo power a stelle e strisce), in una sorta di neocon metal non dissimile da quello caro a The Sword e Bible Of The Devil. Il gioco funziona ma alla lunga dimostra anche una fragilità di fondo, in particolar modo per quanto attiene alla scrittura, spesso troppo sottile e vuota per lasciare realmente il segno. Più che un album metal primi anni Ottanta, Fortifications Of The Pale Architect rischia di apparire come una demo, con quel senso di incompiutezza tipico delle registrazioni a quattro piste. Non che i pezzi siano privi di mordente, ma il tutto appare vanificato da una scarsa incisività, come un colpo sferrato senza la giusta convinzione e fermato prima dell’affondo finale. Probabilmente le cose sarebbero andate differentemente con una voce più incisiva, capace di cavalcare il suono e di tenere in pugno l’ascoltatore, così come con una sezione ritmica più massiccia e potente. Invece, ci si trova di fronte ad un album ben poco esaltante e che strappa a stento qualche brivido lungo la schiena, fin troppo a modo e gentile per convincere fino in fondo. Inutile infierire, visto che la formazione potrebbe stupire con un ritorno meno titubante. Rimandati alla prossima prova, nella speranza che questa non sia una scelta ponderata ma un semplice incidente di percorso.

Tracklist

01. Highwayman
02. Fortifications Of The Pale Architect
03. Old Savage
04. Ascend To The Glass Kingdom
05. Iron Wheels Of The Siege Machines
06. A Conflict Between Dukes
07. The Stars Disappeared From The Sky When We Uncovered The Bones Of The First Gods