PAOLINO CANZONERI, Pittura Liquida E Gocce Di Lacrime

Il suono della nuova fatica di Paolino Canzoneri sembra prendere il via da nuvole gravide, portando con sé innumerevoli cambiamenti di temperatura e densità, giochi di luce e colore e arrivando, forse, a uno scroscio liberatorio. Paolino sembra essere in cammino lungo una spiaggia mentre intorno a sé tutto si muove con lentezza e grazia. Più che musica o commento, sembra essere la voce della natura che per la prima volta riusciamo ad ascoltare, concentrandoci. I “Colori Che Non Si Vedono”, come da titolo, sono concetti che vanno a creare sinestesie ambientali nelle quali immergerci. Quindi paesaggi, lunghe inquadrature e i suoni degli uccelli che si librano sopra a un mare in movimento, dove le onde più importanti sono però sonore e schiumose, delicate e limpide in odore di estasi o passione. Le pennellate di musica sono liminali, lontane, all’orizzonte: potremmo scambiare il disco per una cartolina se non gli dessimo la giusta importanza. Non è un percorso semplice da seguire questo: a un primo approccio potremmo addirittura pensare a una specie di nenia new age, ma leggendo l’interno delle nostre palpebre lo sentiamo come necessario, rinfrancante e passionale, una sorta di training empatico a ritrovare equilibri e vicinanze senza parole. Proprio ieri, dialogando a un post-concerto brianzolo, veniva citato Carl Stone in una delle sue esibizioni dal vivo. Ecco, provate a immaginare una simile distesa di azione, il rifrangersi di un colore caldo all’orizzonte, la brezza e gli insetti e quella idea di suono e di comunione. Quel che ci resta, in realtà, è “Après La Guerre”, la calma e la fiacca dopo la battaglia, il ricomporsi e il placare le nostre maree interiori dopo il tumulto. L’idea di un’alba, di una crescita e forse di una possibilità. La dannata idea di spezzare il circolo che ci riporta ogni volta al punto di partenza e di farlo sospinti da qualcosa: una persona, un refolo di vento, una nota. Pittura Liquida E Gocce Di Lacrime potrebbe essere quella nota: certo, tutto ciò è pura suggestione e favola, ma perché non credere alla forza della musica e al suo potere, ogni tanto?