Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

MIND OVER MIRRORS, Check Your Swing (full album stream)

Check Your Swing

L’armonium o armonio (o harmonium), il principe del drone: sacro, sospeso, eterno. Altrove, per l’occasione ricordano che compie centosettant’anni tondi tondi nel 2012 e pare proprio che viva una terza/quarta giovinezza, a questo punto. Jaime Fennelly lo suona(va) nei Peesseye e negli Acid Birds: qui, armato di pedali, nastri e altro, agisce da solo a nome Mind Over Mirrors e si getta nella rissa retromaniaca degli elettronici analogici (analogici più o meno), tra minimalismi e corrieri cosmici. Fennelly non inventa nulla, ma ha gran gusto e mestiere. Rimanendo nell’ambito di queste musiche, è un po’ come con Expo ’70, nome che viene in mente spesso sentendo l’album: sappiamo che aspettarci, ma la cosa ci disturba fino a un certo punto. Come succede a chi ascolta garage rock o ska, si bada  più al pezzo in sé che alla sua carica innovativa. I brani incastrano una manciata di loop oppure li stratificano progressivamente, per un viaggio quasi sempre estatico, specie nel caso di “Pass Into The Driftless”. Una menzione particolare, invece, per la traccia che dà il titolo al disco,  posizionata su dissonanze – sempre da film di fantascienza – molto meno concilianti.

Ormai quasi scontato precisare che trattasi di edizione limitata in vinile (vinyl is killing the mp3 industry), meno banale segnalare l’etichetta francese Hands In The Dark, pare proprio dedita al culto del Dio Drone.

Nota: oggi, giorno nel quale la recensione va on line, Hands In The Dark ha da poche ore messo in streaming tutto l’album a scopo promozionale, visto che esce il 13 novembre. Lo trovate qua sotto, finché lo lasciano pubblico.