Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

IENA, La Morte Chiama

IENA, La Morte Chiama

Dietro al nome Iena si nascondono membri di band fiorentine che abbiamo già incontrato spesso come Carlos Dunga, Bomber 80, xDeloreanx, qui alle prese con un oi!  che va dritto al punto, strizza l’occhio al punk ‘82 e guarda in faccia le radici (Nabat su tutti), ma anche le sue leve più recenti come i francesi Rixe. La Morte Chiama esce per SOA e Timebomb Records, il che fornisce ulteriori puntini per costruirsi un’idea abbastanza precisa su ciò che incontreremo una volta premuto il tasto play. Sin dall’artwork e dai titoli dei brani si intuisce chiaramente quale sia il tema portante di questo lavoro, un vero e proprio affresco in salsa punk sulla morte, da cui, a dire il vero, non si fatica ad essere catturati e coinvolti, tanto che già dopo un paio di ascolti è facile ritrovarsi a cantare i cori dei brani e ciondolare la testa a tempo. Perché, se finora si è detto di cosa è in soldoni La Morte Chiama, non ci si è soffermati sull’efficacia e la riuscita della proposta della band, un elemento che fa la differenza e permette ad un disco di potersi definire riuscito, soprattutto quando si gioca con simili riferimenti e si può facilmente cadere nella monotonia dei cliché più triti. Se, dunque, è pur vero che qui non c’è nulla di nuovo sotto al sole, è altrettanto vero che certi anfibi calzano meglio di altri e fanno sentire a casa. Ecco, l’effetto ottenuto dagli Iena è proprio quello di adattarsi perfettamente alla nostra idea di oi! e ci permette di ripetere più e più volte l’ascolto, tanto da dimostrarsi sulla lunga distanza il classico grower che una volta fatto proprio si rivela difficile da metter via a prender polvere. Appare davvero dura scegliere un pezzo in particolare, visto che ogni brano ha le sue frecce da scagliare e difficilmente manca il bersaglio. La Morte Chiama sarà pure il classico disco di genere che non inventa nulla e non cambia le dinamiche di un linguaggio ormai ampiamente storicizzato, ma è al contempo un disco a fuoco e dotato della giusta spinta, tutto il resto rientra nella predisposizione individuale e nella capacità dell’ascoltatore di lasciarsi trasportare in questo giro di totentanz con anfibi e bretelle d’ordinanza. Aspettiamo l’occasione di vederli in azione dal vivo.