Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

EXPULSION, Nightmare Future

Ogni volta che spunta fuori un supergruppo viene lecito chiedersi se i nomi coinvolti riescano a risultare clamorosi nello stesso modo in cui lo sono con le loro band originarie. Quest’estate, oltre a portarci un caldo non indifferente, ci presenta l’ep di debutto degli Expulsion, formazione americana con gente come Matt Olivo (Repulsion), Matt Harvey (Exhumed, Gruesome), Danny Walker (Phobia, ex-Exhumed, Intronaut) e Menno Verbaten (Lightning Swords Of Death). Il sound è, com’è lecito aspettarsi, un mix di grindcore alla Horrified e death metal, con alcune parti crust. La produzione di questo Nightmare Future è cristallina e del mixaggio si è occupato Joel Grind dei Toxic Holocaust (non è dunque un caso che le parti più thrash suonino così vicine al suo repertorio). Se sui suoni non c’è veramente nulla da dire, non è lo stesso per i brani: i riff sono quelli che ci si aspetterebbe e di per sé non sono neanche brutti, stesso discorso vale per gli assoli e per il drumming, il tutto però sa molto di già sentito. Le parti più interessanti sono quelle più vicine al d-beat sulla title-track, su “Funeral Bells” e su “Comatose”, canzoni in cui la proposta musicale è molto più personale e fresca. Il resto è un buon modo di suonare del materiale alla Repulsion, seguendo il tracciato senza aggiungere molto altro. Il che, finché si parla di Matt Olivo, non è così sbagliato, questo è il suo stile ed è libero di presentarcelo come vuole. Sentire però un Matt Harvey che imita la voce di Scott Carlson è veramente fastidioso: da un po’ di tempo a questa parte sembra che stia rinunciando alla sua personalità, acquisita in anni e anni di ottimi dischi con gli Exhumed, per emulare i suoi idoli (vedi il plagio continuo e sfacciato a Chuck Schuldiner con i Gruesome, nei quali copia non solo il cantato, ma anche i riff e i suoni dei primi tre dischi dei Death).

È difficile dare un giudizio su quest’ep: è confezionato ad arte per divertire i cultori di una certa sonorità e dopo diversi ascolti non annoia di certo: a suo modo è gradevole, ma è un lavoro – se non vogliamo passarlo come scontato –  senza dubbio acerbo. Un compito ben fatto, ma da nomi del genere è lecito aspettarsi di più. I pezzi sopracitati però lasciano intravedere qualche speranza per il futuro: gli Expulsion potrebbero stupirci e non è detta l’ultima, ma ancora non ci siamo.