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EASYTRIGGER, Bullshit

Bullshit

È sufficiente l’attacco di “Hatesphere” per comprendere come ci si trovi di fronte ad una band con tutte le carte in regola per interpretare al meglio lo spirito sleaze: riffing micidiale, voce graffiante, cori trascinanti, energia sparata dalle casse come raffiche di Uzi. Gli Easy Trigger sanno portare a termine il loro sporco lavoro nel migliore dei modi, senza tradire le loro radici, ma con l’aggiunta di una personalità di tutto rispetto e l’arroganza tipica di chi vuole declinare questo linguaggio nel migliore dei modi. Del resto, un titolo come “Sex Sex Sex” spiega meglio di mille parole quale sia il mondo della formazione, un Inferno dantesco in cui violenza e sesso vanno a braccetto come solo nel Sunset Strip di ottantiana memoria e con buona pace della caricatura buonista di “Rock Of Ages”. Ecco, quello che manca al film sta tutto in Bullshit: meno lustrini e più rock’n’roll con gli attributi al posto giusto, meno ragazzini carini – che, si sa, non suonano bene il genere – e più amore per il buon vecchio hard rock, il tutto a favore di un lavoro magari retrò e non attualissimo, ma dotato di quella carica da evergreen che rende sempre godibile una buona manciata di schegge impazzite come “Rocket Girl”. Si dice che “911” sia il frutto di qualche guaio di troppo causato da disturbo della quiete pubblica e diverbi con le forze dell’ordine, tutto da manuale, ma anche tutto parte integrante di uno spirito che non può mancare all’interno di un album intitolato stronzate, con buona pace di chi vorrebbe la ragazza di provincia trovare il suo principe azzurro e coronare insieme il sogno americano alle spalle del cattivone di turno. Insomma, quante volte abbiamo ripetuto che è solo rock’n’roll, ma a noi piace così com’è.

Tracklist

01. A Good Night To Kill
02. Hatesphere
03. Sex Sex Sex
04. Apologise
05. Rocket Girl
06. Smokers Die Younger
07. 911
08. The Dreams
09. Bullshit
10. Easy Trigger
11. Route 66
12. Shootin’ In The Fire