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DIO)))DRONE, Diodrone Conspiracy

Dio)))drone

Concepito live nei boschi di Rivaombrosa, questo lavoro rappresenta gli sforzi congiunti di nomi coinvolti con La Cuenta e Qube, cui hanno dato man forte le etichette UTU Conspiracy e DioDrone e tutta una serie di amici, che hanno seguito le registrazioni, le grafiche e il packaging, a dar vita – appunto – a una vera e propria cospirazione sonora, localizzabile da qualche parte tra drone e ambient, noise e pulsioni rituali. Le quattro tracce si muovono con andamento sinuoso lungo paesaggi sonori oscuri e inquietanti, con l’inserimento di diverse stratificazioni in grado di dare sempre più spessore a tutto l’insieme, anche grazie all’utilizzo di chitarre e percussioni. Pur con un occhio ben fisso su quanto già fatto nel campo da altri, il progetto ha dalla sua il saper riunire influenze diverse all’interno di una “cerimonia” che coinvolge e colpisce l’attenzione dell’ascoltatore, proprio in virtù delle differenti dinamiche che entrano in azione e cambiano il volto delle tracce via via che le stesse proseguono con una marcia – solo all’apparenza – minimale. Proprio l’utilizzo di una tavolozza abbastanza ricca, ma usata senza clamore e sempre con discrezione, permette al progetto di evitare eccessive ampollosità e al contempo di rendere il viaggio abbastanza distante dal classico approccio statico del less is more. Qui, al contrario, si avverte la ricerca di un suono ricco e sfaccettato, così da fornire a ogni traccia  una sua identità ben definita e una sua traiettoria, anche se si deve stare sempre attenti a non risultare troppo dispersivi o eterogenei, perché in alcuni casi (si veda il terzo episodio) si perde un po’ il senso di continuità dell’insieme. Nel complesso, si può comunque parlare di un lavoro interessante e di cui non dispiacerà seguire le evoluzioni. Attendiamo eventuali prossimi passi.