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ASEPTIC WHITE AGE, Reminiscence

Aseptic

Sono in sei e inglobano nel loro sound ingredienti di matrice differente – compreso un sax che dona ai brani un’impronta particolare, così come l’elettronica e i soundscape – fino a che non raggiungono qualcosa di personale e ricco di sfumature, difficile da definire per la sua natura di melting pot. Di sicuro c’è una forte matrice metal, di quello instabile da alcuni ostinatamente etichettato “avantgarde”: tra i tanti nomi che si potrebbero fare, l’unico denominatore alla fine sarebbe solo la voglia di spingersi oltre i propri confini e di allargare la propria visione. Questo porta gli Aseptic White Age alla creazione di brani strumentali complessi, che lambiscono tanto i lidi prog quanto quelli math, spostandosi dal dark-jazz al “post”, il più delle volte con risultati interessanti e a fuoco proprio perché sembrano tener ben presente la necessità di arrivare all’ascoltatore e mantenere comunque un canale di comunicazione aperto con l’esterno. Alcune volte, purtroppo, la voglia di complicarsi la vita (vedi ad esempio alcuni passaggi di “Monolith”) li porta a voler strafare, così da perdere fluidità. Decisamente meglio quando tengono a freno questa pulsione e si concentrano sulla visione d’insieme, così da non sfociare nel virtuosismo fine a se stesso. In questo senso sembra esemplificativa l’interessante “Gravity”, con un’atmosfera crepuscolare, quasi noir, disegnata dal sax e con intemperanze metal che ne spezzano l’andamento sognante.

Reminiscence s’impone come un lavoro coraggioso e ricco di spunti interessanti, curato e frutto di un’evidente ricerca sonora, tutte qualità che rendono la formazione meritevole di essere seguita negli sviluppi futuri, dato che le potenzialità di crescita sono evidenti. Ciò che manca ancora per far gridare al miracolo è l’abbandono definitivo di ogni tentazione di virtuosismo eccessivo, per lasciare sempre in primo piano l’indovinato equilibrio tra tecnica e capacità di trasmettere emozioni, elementi già nelle corde dei musicisti coinvolti. Da loro ci si aspetta il colpo d’ala che permetta il salto di categoria e conquisti definitivamente i nostri cuori.