Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

GIARDINI DI MIRÒ, Different Times

GIARDINI DI MIRÒ, Different Times

La band è in giro da più di vent’anni ormai e di questi tempi non è poco, data la facilità con la quale si creano alla velocità della luce miti e gruppi fondamentali per la Storia della musica. I quattro hanno seguito il loro percorso avendo come punti di riferimento lo shoegaze e il post-rock, senza farsi troppo condizionare dai giudizi piovuti da più parti, quasi inutile ricordare il (logico) accostamento ai Mogwai (loro stessi ne avranno le scatole piene). Lo spirito rimane giocoforza quello, anche se quest’ultimo album dimostra più maturità e una maggiore consapevolezza dei propri mezzi, non a caso la traccia di apertura è emblematica nel riproporre i loro stilemi: quelle chitarre in crescendo, tra studiati saliscendi emotivi e con l’aggiunta di fiati, possono ricordare certe produzioni di scuola scandinava, come i Motorpsycho meno granitici, per intenderci. Si continua poi con “Don’t Lie”, alla quale partecipa con discrezione Adele Nigro, meglio conosciuta come Any Other: una ballata che sa un po’ di esercizio di stile. Impressione che ritroviamo nella calligrafica “Void Slip”, mentre “Hold Now” nella sua solennità, sottolineata dagli arpeggi, vi scaraventerà direttamente negli anni Novanta.
Rimane la sensazione di un viaggio nel tempo sì piacevole ma alla lunga piuttosto artefatto, nonostante la presenza di un mito in carne e ossa come Robin Proper-Sheppard degli immensi God Machine. La chiusura, “Fieldnotes”, è affidata alla presenza di Daniel O’Sullivan (Æthenor, Ulver e mille altri progetti), che dà il suo generoso apporto a un disco che, a conti fatti, fa molto affidamento sugli ospiti, forse per aggiungere un po’ di freschezza a temi che il gruppo emiliano padroneggia da sempre. Nonostante questi tentativi, Different Times resta un lavoro che difficilmente potrà colpire il cuore di nuovi adepti, ma che verrà apprezzato da chi ascolta da anni i Giardini Di Mirò.

Tracklist

01. Different Times
02. Don’t Lie (With Adele Nigro – Any Other)
03. Hold Now (With Robin Proper-Sheppard – Sophia)
04. Pity The Nation
05. Failed To Chart (With Glen Johnson – Piano Magic)
06. Void Slip
07. Landfall
08. Under
09. Fieldnotes (With Daniel O’Sullivan)