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DESTROY ALL GONDOLAS, Laguna Di Satana

Volti già visti in azione con altre band, che abbiamo spesso incrociato (Gonzales, L’Amico Di Martucci, Minkions, Hormonas e chi più ne ha più ne metta), si riuniscono per triturare surf, punk, hardcore, noise e persino schegge di metal all’interno di un calderone irriverente e coinvolgente, il tutto condito con nome e titoli irresistibili, attitudine dissacrante e un tiro che definire micidiale è un eufemismo.

Verrebbe da chiuderla qui, in fondo questo è uno i quei casi in cui la musica parla da sola e s’impone senza troppe difficoltà e soprattutto senza bisogno di troppi giri di parole.

Le dieci tracce che compongono Laguna Di Satana hanno dalla loro la forza distruttiva dell’hardcore di Huntington Beach utilizzata per smembrare anthem surf dall’appeal contagioso e ridurli a cavalcate degne delle più incazzose band crossover di Venice Beach, il che, per assurdo, finisce per far perdere agli ingredienti i riferimenti geografici che si trovano catapultati, senza troppi complimenti, nella Laguna, alla faccia della preservazione dell’ecosistema e del suo equilibrio. Un po’ come l’invasione dei pesci siluro prelevati dal Danubio e inseriti con effetti disastrosi nel Po, questi onnivori fagocitano suoni per risputarli sull’ascoltatore senza nessun rispetto o timore reverenziale, travolgono ogni cosa e si ribellano alle regole imposte, tanto da risultare una delle proposte più contagiose e interessanti di questo inizio estate; di sicuro una di quelle con cui affrontare la calura stagionale al fresco in casa o sulle spiagge assolate.

Dilungarsi oltre sarebbe davvero ridondante e poco significativo, quello che era importante sapere è già condensato in queste poche righe, per il resto c’è Bandcamp e un disco che troverete in formato fisico grazie a una cordata di etichette ben note.