Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

SATURNALIA, 28/6/2014

foto di Bianca Sara Scanderebech

Milano, Macao.

Era da un po’ che si parlava di questa data a Macao (nuovo centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca), dove si è tenuto Saturnalia, festival definito dagli stessi organizzatori (Haunter Records e Communion) “psychedelic and experimental”, ospitato all’interno dell’affascinante stabile in via Molise 68 e sviluppato su due palchi, uno definito “indica” e l’altro “sativa”, con una buona qualità dei volumi e dei suoni (fatto non così scontato vista l’architettura del posto). L’evento ha visto la partecipazione di un folto pubblico e di almeno una dozzina di progetti musicali (OOBE, Mørkeblå, Valerio Cosi, Somec…), compresa una doppia apparizione di Donato Epiro, in solo, e con Gaspare Sammartano a nome Cannibal Movie.

foto di Bianca Sara Scanderebech

Loro sono stati i veri protagonisti della serata: prima di farsi vedere hanno aspettato un po’ ed hanno fatto attendere il pubblico nel buio dell’ex macello fino a notte inoltrata. Ha incominciato Epiro, che ha proposto un live con una valenza diciamo più elettronica, sintetica (trovate il vinile Fiume Nero 2014, su etichetta Black Moss) e dopo una quarantina di minuti di set, ed un veloce cambio di strumentazione, con i Cannibal Movie. L’atmosfera che si respirava era molto particolare, il salone era quasi del tutto oscurato, pochi fari rossi illuminavano le pareti, ci si muoveva nella penombra, ma quando i due sono saliti sul palco e hanno cominciato a produrre quei suoni, hanno fatto subito risvegliare tutti i presenti, la gente in sala si è subito infittita, dando vita a una situazione quasi surreale. Gli spettatori si sono focalizzati ad ascoltare le più sottili vibrazioni di un live che definirei ipnotico, riconducibile a uno strano concentrato di suoni, una pozione di impercettibili variazioni ritmiche, a tratti più distese e a tratti più sovrapposte tra loro, che ha soddisfatto e convinto i presenti al festival. Difficile per il sottoscritto descrivere meglio il genere proposto: si parla di “sperimentalismo” e “psichedelia occulta”, ma bisogna apprezzare il tutto dal vivo per farsi una propria idea. Il duo tarantino dunque non delude le aspettative create dall’ascolto del disco. Il progetto musicale composto da soli due set up di strumenti, organo e batteria che sembrano “incantati” dalle mani dei due musicisti, producono un live che riesce a “stregare”, catturando l’attenzione attraverso un muro di suoni che si riversa con efficacia su chi si trova in quel momento all’ascolto. All’interno del panorama musicale nel quale si muovono abbiamo sentito parlare molto di loro, sono appena tornati da un mini tour in Grecia e sono rimasti soddisfatti dalle numerose date in giro per lo Stivale fatte nell’ultimo anno (ma non nella zona del milanese). Possiamo purtroppo dire con certezza che dopo quest’ultima apparizione all’interno di Saturnalia si prenderanno una pausa per l’estate, speriamo breve, per tornare più forti che mai. Se per il prossimo autunno vi capita l’occasione, andate a sentirli, non ve ne pentirete.

foto di Bianca Sara Scanderebech

foto di Bianca Sara Scanderebech

foto di Bianca Sara Scanderebech

foto di Bianca Sara Scanderebech

foto di Bianca Sara Scanderebech

foto di Andrea Vittone

foto di Andrea Vittone

foto di Andrea Vittone

foto di Andrea Vittone

foto di Andrea Vittone

foto di Andrea Vittone