Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

NON, Sancta Sanctorum

NoN-cover

Cosa spinge una band a portare avanti sonorità tipiche dei Novanta? Probabilmente un’attitudine, il forte ricordo post-adolescenziale che torna sempre e di certo la passione per quel periodo (il trio, che viene da precedenti esperienze, piuttosto diverse tra loro, non è composto da ventenni e una volta si faceva chiamare Non Violentate Jennifer). Sancta Sanctorum è un album che è proprio “quella cosa lì”, ne ripete alla perfezione tutte le qualità e i cliché, le chitarre abrasive e le ritmiche potenti, col cantato quasi in modalità teatrale; in fondo sono toscani, fieri depositari di una delle lingue più affascinanti del mondo, la nostra ovviamente… Battute a parte, le storie raccontate in “Sostanza” (con ospite la voce di Luca Barachetti, ex Bancale), l’ossessivo e mantrico indie-rock de “La Paura” e la livida “La Tela Del Ragno”, sono tutti esempi di letteratura in chiave pop sicuramente degni di nota (addirittura vanno a ripescare il trio Lescano rifacendo la loro “Come L’Ombra”), più canonica invece la lunga e wave-oriented “Ancora Resto”. Sancta Sanctorum è un’uscita adatta a chi è spesso d’umore particolarmente uggioso e ha a cuore un determinato suono. Confesso che a me non ha detto molto. Succede…

Tracklist

01. Sancta Sanctorum
02. Bukowski Piange
03. Tutto Il Mondo Sotto Un Sasso
04. Così Felice
05. La Tela Del Ragno
06. Come L’Ombra
07. Ancora Resto
08. Sostanza
09. Reti E Pareti
10. La Paura