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NOCTURNUS, The Science of Horror

Nocturnus

Quando si fanno i nomi dei più grandi gruppi death metal provenienti dagli Stati Uniti, non sempre ci si ricorda dei Nocturnus. Eppure, tra le band che Oltreoceano hanno contribuito in maniera significativa alla nascita del death, va menzionata proprio questa di Tampa. Con alle pelli (e al microfono) Mike Browning, uno dei fondatori dei Morbid Angel (e negli Incubus alla fine degli anni Ottanta), i Nocturnus hanno portato delle innovazioni assolute in un sottogenere del metal– all’epoca altrettanto nuovo – che di lì a poco avrebbe avuto la più che totale attenzione di etichette e media di settore: riff molto tecnici e intricati, mai banali, testi a metà tra l’occultismo e la fantascienza e soprattutto le tastiere, uno strumento che pochissimi nella scena sono riusciti a utilizzare senza snaturamenti di sorta (un po’ come hanno fatto gli Emperor in ambito black). A distanza di undici anni dalla loro prima pubblicazione in cd per opera di Karmageddon Media (col titolo The Nocturnus Demos), la Nuclear War Now! ristampa i due demo del gruppo su vinile: all’inizio si è trattato solo di un’edizione limitata a cento copie, picture disc, con presentazione al festival omonimo dell’etichetta a Berlino dello scorso anno, durante il quale i Nocturnus hanno eseguito quasi solo pezzi tratti da lì, assieme a cover di Morbid Angel e Incubus che hanno spiazzato i presenti; adesso è la volta della normale edizione in vinile.
Questa raccolta, insomma, ci riporta molto indietro nel tempo, in un periodo in cui il sound di Mike Browning e soci si stava lentamente formando e i tasselli iniziavano a comporre quel mosaico che è The Key, del 1990. Nel primo demo (in ordine cronologico d’uscita), che risale al 1987, lo stile è ancora in parte legato al thrash, così come quello di tutte le band death metal di quel periodo, molto più grezzo ma già ultratecnico, senza tastiere, con una line up ancora a quattro elementi e con testi imbevuti unicamente di satanismo. Dei suoi quattro pezzi, solo “BC/AD” finirà su The Key. Il frutto è ancora acerbo, si diceva, ma già così si distingue in mezzo ai mille che circolavano al tempo. Sul successivo The Science Of Horror (che dà titolo anche alla raccolta), che esce un anno dopo, ci troviamo invece davanti a una versione quasi definitiva di quattro pezzi che poi finiranno su The Key (“Undead Journey” verrà inserita come bonus track solo nell’edizione in cd, e non è presente in quella in vinile e in cassetta). Gli assoli e le parti di tastiera vanno ancora lavorati, ma la magnificenza di quel capolavoro che avrebbe ridefinito il death metal c’è comunque. La registrazione grezza, per di più, rende il tutto più autentico e spontaneo.
La Nuclear War Now! Productions omaggia dunque una grandissima band, la cui carriera è finita troppo presto per colpa di tanti problemi nella line up. I Nocturnus sono stati forse l’ultimo gruppo che è riuscito, nel suo ambito, a essere allo stesso tempo tecnico (non in maniera esagerata), oscuro e innovativo, hanno influenzato moltissimi gruppi a venire e rimangono una delle miglior conquiste della Earache (che in quegli anni aveva con sé il meglio del metal estremo).

Sarà difficile vedere Mike Browning e i suoi dal vivo un’altra volta (oltre al NWN, si erano già esibiti a San Francisco all’Elbo Room, sempre nel 2014, a marzo però), ma la speranza è l’ultima a morire.