RIZ ORTOLANI, Cannibal Holocaust (Original 1980 Motion Picture Soundtrack)

RIZ ORTOLANI, Cannibal Holocaust (Original 1980 Motion Picture Soundtrack)

1980, il cinema italiano, che veniva da una lunga stagione di successi, incomincia ad accorgersi delle prime crepe commerciali. Già verso la fine dei Settanta, con l’avvento delle nascenti tv private che trasmettevano in cassetta i film, gli esercenti cinematografici sono messi di fronte a una forma di concorrenza. Ruggero Deodato ha già una discreta carriera di regista di “genere” alle spalle: nonostante provenga anche da numerose esperienze televisive (alcuni celeberrimi caroselli sono firmati da lui), ama da sempre i film e così prova a metter su un progetto davvero particolare. Nasce “Cannibal Holocaust”, sorta di omaggio a/rivisitazione di alcune pellicole già passate alle cronache (successivamente alla Storia) come “Mondo Cane” (Jacopetti, Cavara, Prosperi) e vari filoni legati ai “cannibal movie” e ai documentari shock sull’Africa. Va da sé che stiamo sintetizzando un bel po’, ma il contesto è necessario per inquadrare un minimo quello che è un mondo popolato da innumerevoli pellicole, e che si nutre incessantemente di aneddoti, tanto che ci sono ancora oggi riviste come Nocturno Cinema che, oltre a scrivere dell’horror contemporaneo, risultano fortemente ispirate da quella fertile e peculiare stagione. Il marchigiano ed esperto Riz Ortolani viene chiamato per occuparsi di trasporre in note le inquietudini dei personaggi e delle atmosfere di questo film che, visto ancora oggi, provoca un certo effetto (devo ammettere che alcune scene mi hanno davvero fatto gelare il sangue). Dicevamo di Ortolani: uno che aveva scritto proprio le musiche di “Mondo Cane”, e per alcuni film di Damiano Damiani, Lucio Fulci, Tinto Brass, Tonino Valerii, che avendo lavorato con personalità cosi diverse fra loro non poteva che trovarsi a suo agio nelle immagini forti di questa pellicola ancora oggi per certi versi “unica”. Il tema centrale ha una melodia piuttosto efficace che conquista sin dal primo ascolto, ma è “Adulteress’ Punishment” che si staglia possente sul resto, con quei battiti elettronici sordi e inesorabili. Non mancano momenti dove si prova a stemperare la tensione altissima presente nel film con dosi di funk pesante, in “Cameramen’s Recreation” e “Relaxing In The Savanna” (nel lato B), o in “Drinking Coco”, dove fanno capolino atmosfera exotica e quel Fender Rhodes ispirato che si alterna ad un assolo di chitarra con fuzz copiosi. A conti fatti i pezzi si difendono ancora più che bene, e il film pure per la verità, quindi chi ha avuto l’idea di rimettere sul mercato questa particolare edizione, con le dichiarazioni degli attori protagonisti, dello stesso Deodato, e artwork affidato all’esperto Graham Humphreys (con relativo poster accluso), ha fatto il suo dovere. E fiutato l’affare, chiaro.

Tracklist

Lato A

01. Cannibal Holocaust (Main Theme)
02. Adulteress’ Punishment
03. Cameramen’s Recreation
04. Massacre Of The Troupe
05. Love With Fun

Lato B

01. Crucified Woman
02. Relaxing In The Savanna
03. Savage Rite
04. Drinking Coco
05. Cannibal Holocaust (End Titles)

Cannibal Holocaust